Nasce in Germania la risposta alla Kings League di Gerard Piqué. Ma non ditelo ai due ideatori... Si parte l'8 gennaio 2024
Sette contro sette, due tempi da 20 minuti su campi indoor e un campionato di 12 squadre, animato da personaggi dello sport, della musica e dello spettacolo.
Questa è la Baller League, progetto al quale le ex star della nazionale tedesca Lukas Podolski e Mats Hummels, tuttora in attività rispettivamente con Colonia e Borussia Dortmund, lavorano da tempo e che è ora pronto a vedere la luce.
Il kick off è previsto per l’8 gennaio 2024 e nell’attesa i due giocatori hanno svelato qualche dettaglio in più a riguardo in una lunga intervista alla Bild.
“Ho subito avuto la sensazione che questo processo catturasse l’attenzione generale. Il calcio indoor mi è sempre piaciuto” ha detto Hummels. “Io ho imparato a giocare a calcio per strada, l’indoor è molto più veloce e imprevedibile rispetto al calcio classico” ha invece aggiunto Podolski.
"Non vogliamo fare concorrenza alla Bundesliga, che è un marchio affermato, ma solo far appassionare i bambini e i giovani” hanno poi affermato in coro i due ex nazionali.
Hummels ha poi anticipato alcune delle regole rivoluzionarie della 'Baller': “Per noi il fair play sarà molto importante. Se un giocatore rimane a terra per più di 20 secondi, non potrà più tornare in campo in quella partita. Inoltre in ogni partita per due minuti si potrà passare il pallone solo in avanti. Si potrà solo tirare o dribblare, se non ci si riesce si perderà automaticamente il controllo del pallone. Sarà molto elettrizzante per gli spettatori” ha svelato il difensore, mentre l’ex interista ha anticipato la possibilità che “un paio di ex professionisti si rimettano le scarpe da gioco”, per poi non escludere la sua stessa partecipazione alla Baller League.
Lo stesso Podolski ha poi risposto sul nascere alle critiche di Gerard Piqué, che ritiene la Baller League una “copia” della sua Kings League: "Come fa Gerard a conoscere il nostro progetto se non abbiamo ancora detto nulla? Noi vogliamo fare un calcio puro, in Spagna la gente vuole più intrattenimento”.
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