Gli interessi economici nella volata finale del campionato, il senso della svolta americana al Chelsea, l'indagine Aic sui calciatori laureati. E tante notizie
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DALLO SCUDETTO ALLA SALVEZZA
I milioni che ballano nel finale
Tre giornate alla fine per uno dei campionati più elettrizzanti degli ultimi anni. La Serie A deve ancora esprimere il verdetto più importante, lo scudetto: considerando gli altri traguardi intermedi, sono in ballo oltre 100 milioni di euro. Paradossalmente, il singolo obiettivo che pesa di più, cioè l’ammissione alla Champions League, è una pratica già archiviata: Milan, Inter, Napoli e Juventus sono le 4 italiane qualificate alla coppa più prestigiosa, con la certezza di poter incassare tra i 40 e i 50 milioni di premi. Ma tutto il resto è ancora in bilico.
Le milanesi si giocano il titolo di campione d’Italia. Non ci sono premi extra per lo scudetto ma, per effetto della ripartizione dei proventi televisivi, chiudere al primo posto in classifica porta più soldi. In base alla Legge Melandri, il 12% della torta complessiva dei diritti tv della Serie A viene ripartito seguendo la graduatoria dell’ultimo torneo: alla prima vanno 17,6 milioni, alla seconda 14,7, quindi 3 milioni di differenza. Anche una fetta dei premi Champions dipende dalla classifica domestica. Si tratta di metà del market pool: 8 milioni alla prima, 6 alla seconda, quindi altri 2 milioni di margine. C’è poi il gettone per la Supercoppa italiana, pari a 3 milioni. Considerando pure i bonus degli sponsor, i benefici immediati dello scudetto ammontano ad almeno 10 milioni.
Napoli e Juventus lottano per il terzo posto, che vale 4 milioni abbondanti, per il meccanismo riportato sopra: rispetto alla quarta posizione, oltre 2 milioni in più dai diritti tv della Serie A e 2 milioni in più dal market pool Champions. E veniamo alla corsa per le altre coppe europee. Lazio, Roma, Fiorentina, Atalanta e Verona si giocano le tre caselle disponibili. Due per l’Europa League (quinto e sesto posto) e una per la Conference League (settimo). La quantificazione esatta dei rispettivi proventi Uefa non è possibile perché subentra un calcolo “ex post” del market pool. Si può stimare un incasso di circa 15 milioni per l’accesso all’Europa League (quindi 30 milioni in ballo) e di una decina per la Conference League. Con una postilla: se la Roma vincesse la Conference piazzandosi settima in campionato, si qualificherebbe per i gironi di Europa League in aggiunta alle altre due italiane e senza liberare il posto in Conference; con i giallorossi vincenti e ottavi (o noni), le squadre italiane nelle coppe sarebbero complessivamente 8 (4 in Champions, 3 in Europa League, 1 in Conference).
Chiudiamo con la zona rossa della classifica, quella che vale di più, economicamente parlando. Tra Serie A e Serie B ballano tantissimi milioni, soprattutto legati ai diritti tv. L’enorme gap di fatturato, stimabile attorno ai 35 milioni, è temperato dal cosiddetto paracadute: si tratta di un indennizzo riconosciuto alle retrocesse, la cui entità (da 10 a 25 milioni) varia a seconda degli anni di militanza nel massimo campionato. In lizza per la salvezza, aritmetica alla mano, ci sono Sampdoria, Spezia, Salernitana, Cagliari, Genoa e Venezia. Ogni caso fa storia a sé ma, facendo una media, il differenziale si potrebbe quantificare in una ventina di milioni. Visto che sono ancora da stabilire tutti e tre i posti, ballano circa 60 milioni.
LA SVOLTA DEL CHELSEA
Siamo a 17 proprietà Usa
Un’altra proprietà a guida americana si aggiungerà alla mappa dei club calcistici del Vecchio Continente, a conferma di una tendenza che si è andata accentuando negli ultimi anni. Con una nota il Chelsea ha ufficializzato che sono stati concordati i termini per la cessione al gruppo guidato da Todd Boehly, Clearlake Capital, Mark Walter e Hansjoerg Wyss e che l’operazione sarà finalizzata alla fine di maggio in attesa di tutte le autorizzazioni necessarie. Si chiude così la parabola di Roman Abramovich, il primo grande capitalista straniero entrato nel calcio europeo, nel lontano 2003, e praticamente costretto a cedere il Chelsea dopo l’invasione russa in Ucraina. Il fatto che il club londinese passi dall’oligarca russo a un gruppo di investitori a trazione Usa è proprio lo specchio dei tempi.
Negli ultimi anni sempre più businessmen d’Oltreoceano hanno rivolto le attenzioni verso l’Europa del pallone, attratti dai prezzi più accessibili rispetto alle franchigie americane, dalla popolarità globale del calcio e dai margini di crescita: in Premier League sono già 6 i soci di maggioranza Usa (Arsenal, Aston Villa, Burnley, Crystal Palace, Liverpool, Manchester United), in Serie A addirittura 7 (Atalanta, Fiorentina, Genoa, Milan, Roma, Spezia, Venezia), in Ligue 2 (Bordeaux, Marsiglia), in Liga uno (Maiorca). Il Chelsea sarà il 17° club a guida statunitense, tra le grandi leghe europee. La cordata è composita: il leader è Todd Boehly, co-proprietario dei Los Angeles Dodgers, affiancato dal socio nella franchigia Mlb Mark Walter, dal fondo di private equity Clearlake Capital e dall’imprenditore svizzero Hansjoerg Wyss, re delle protesi. L’impegno complessivo è di 4,25 miliardi di sterline, pari a 5 miliardi di euro, suddivisi così: 2,9 miliardi saranno utilizzati per acquistare le azioni del club e, anziché finire nelle tasche di Abramovich, andranno in un conto bancario congelato per essere devoluti in beneficenza per la guerra in Ucraina; 2,1 miliardi saranno destinati agli investimenti nel Chelsea, inclusi lo stadio, l’academy e la squadra femminile.
IL PSG BRUCIA 224 MILIONI
Sul podio del deficit
Il Paris Saint-Germain ha riportato perdite per 224 milioni nella stagione 2020-21 guadagnando, si fa per dire, il podio europeo dei deficit più pesanti. Lo si è appreso soltanto in questi giorni, grazie alla diffusione del rapporto annuale della Direction Nationale du Contrôle de Gestion, l’organo di vigilanza dei conti della Ligue francese. Il Psg, infatti, non comunica mai i dati dei suoi bilanci, a differenza degli altri top club. La scorsa stagione è stata, per tutti, fortemente influenzata dalla pandemia. L’assenza del pubblico si è tradotta, per la squadra dell’emiro Al Thani, nel venir meno dei 36 milioni dei ricavi da stadio dell’anno prima (oltre a 27 di entrate collaterali). Non sono bastati i 202 milioni dei diritti tv e i 290 di sponsor e pubblicità. Gli stipendi sono schizzati a 503 milioni mandando in tilt il conto economico: va precisato che non sono inclusi gli ingaggi di Messi e Donnarumma, ricompresi nell’esercizio 2021-22. La proprietà qatariota è dovuta intervenire iniettando quasi 200 milioni in conto capitale, oltre alle sponsorizzazioni con entità del Qatar di cui da tempo gode il Psg.
Ora che i conti parigini sono stati svelati è possibile completare la classifica dei risultati di bilancio dell’ultima stagione. Le performance peggiori, tra i club europei, appartengono al Barcellona, che ha riportato una perdita monstre di 481 milioni, all’Inter a -246 e allo stesso Psg a -224. Altre due italiane entrano nella top ten dei rossi: la Juve con 210 milioni di deficit e la Roma con 185. Seguono Chelsea (-173), Everton (-136), Arsenal (-121), Atletico Madrid (-112) e Manchester United (-104). Tra i top club europei vanno controcorrente il Manchester City, il Bayern e il Real, che anche in un 2020-21 condizionato dal Covid sono riusciti a riportare profitti, rispettivamente di 3, 2 e 1 milione.
È LAUREATO IL 4,8% DEI CALCIATORI
L’indagine Aic
Studiare e fare il calciatore professionista è possibile. Lo dimostrano i dati dell’indagine Aic. Oggi il 4,8% dei calciatori di Serie A, B e C è laureato. Un dato in netta crescita rispetto a 10 anni fa. La Serie A ha una percentuale di calciatori laureati pari al 2% del totale. Atleti che hanno puntato equamente sulla formazione universitaria in economia e su quella in scienze motorie. In Serie B, su un numero di calciatori laureati pari al 4,7% del totale, la laurea più diffusa è quella di scienze motorie (2,4%), cui si aggiunge quella in sport management (0,7%). L’1% dei calciatori della serie cadetta è già laureato in economia, ma vanno segnalati anche i calciatori laureati in filosofia e giurisprudenza (0,3% del totale).
In Lega Pro, la percentuale di calciatori laureati cresce fino al 5,7% e sono presenti lauree meno diffuse, a riprova di una differenziazione degli interessi degli atleti e di una maggiore consapevolezza delle politiche di “dual-career”: Scienze politiche, giurisprudenza e ingegneria. Oltre ai calciatori già laureati, cresce sensibilmente il numero dei calciatori che stanno attualmente frequentando un percorso di laurea. Oggi gli “atleti-studenti” professionisti rappresentano l’11,4% dei calciatori di A, B e C.
Notizie e curiosità
Diritti tv
—Il Governo, attraverso il decreto Aiuti, ha apportato modifiche alla Legge Melandri che regola la vendita dei diritti audiovisivi delle competizioni sportive. Sono state eliminate alcune restrizioni che, negli anni, hanno fortemente limitato la commercializzazione dei diritti all’estero, come la durata massima triennale o certi obblighi procedurali. “Così si agevola l’aumento dei ricavi”, commenta il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini.
Licenze Uefa
—Diciassette club in Serie A maschile, 8 in quella femminile, e poi il Parma in B: è il gruppo delle società alle quali la commissione di primo grado della Figc ha rilasciato la licenza Uefa. Si tratta, in A, di Atalanta, Bologna, Cagliari, Fiorentina, Genoa, Inter, Juve, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Torino, Udinese e Verona; tra le donne Fiorentina, Inter, Juve, Lazio, Milan, Roma, Samp e Sassuolo.
Lega Serie A
—Al via la partnership tra Lega Serie A e la piattaforma di vendita e aste online eBay che entra a far parte degli sponsor in qualità di official partner.
Fifa
—La Fifa ha sottoscritto un contratto con la società di blockchain Algorand come regional supporter del Mondiale in Qatar e official sponsor del Mondiale femminile del prossimo anno in Australia e Nuova Zelanda.
Mediapro
—Mediapro, il gruppo audiovisivo spagnolo che puntava a gestire i diritti tv della Serie A, ha ricevuto l’ok dalle autorità governative argentine per acquistare i tre canali di Fox Sports detenuti da Disney in Argentina.
Reggina
—Una sistematica attività di autoriciclaggio e omesso pagamento dell’Iva grazie alla quale sarebbe riuscito a mettere le mani anche sul pacchetto azionario della Reggina. Per Luca Gallo è scattata un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con sequestro preventivo di beni per 11,4 milioni (il club è estraneo all’indagine). Il Tribunale di Roma ha nominato un amministratore giudiziario, Katiuscia Perna, per gestire le società di Gallo tra cui la Reggina.
Lega B
—L’assemblea della Lega di Serie B ha approvato una norma di maggior valorizzazione dei giovani italiani convocabili nelle nazionali di categoria a partire dalla stagione 2023-24 con nuovi incentivi e premialità per i club, in aggiunta agli attuali, a seconda del minutaggio.
Multiproprietà
—Il Tribunale federale nazionale ha rigettato il ricorso presentato dai presidenti di Napoli e Bari, Aurelio e Luigi De Laurentiis, contro il provvedimento del consiglio Figc di superare le multiproprietà nel settore professionistico a partire dalle iscrizioni per la stagione 2024-25. Verrà presentato appello.
Basket
—La Federbasket ha approvato la riforma dei campionati: dalla stagione 2023-24 la Serie A sarà composta da 16 squadre, la Serie A2 da 20, la Serie B Eccellenza da 32 mentre l’Interregionale prevederà fino a 96 formazioni. Dopo 16 anni, la Fip ha deciso di rinnovare la propria immagine con un rebranding del logo federale.
Tennis/1
—L’All England Lawn Tennis and Croquet Club, organizzatore del torneo di Wimbledon, ha registrato un profitto netto di 38 milioni di euro nel bilancio chiuso al 31 luglio 2021, grazie al parziale ritorno del pubblico nella scorsa edizione.
Tennis/2
—Il montepremi del Roland Garros 2022 crescerà di quasi il 7%, a quota 43,6 milioni di euro, rispetto all’edizione pre-Covid del 2019. I vincitori dei tornei singolari maschile e femminile si aggiudicheranno 2,2 milioni a testa.
Coni
—Il Coni come hub su tutto il mondo sportivo per creare sinergia con le grandi aziende italiane e generare valore per tutti. Questo il significato della convenzione con Ita che prevede tariffe ad hoc per il mondo del Coni, le federazioni e tutto l’alto livello sportivo su tutto il network Ita, quindi voli nazionali, nord e sud America, Giappone e capitali europee.
Olimpiadi
—È nato ufficialmente il braccio operativo sul territorio veneto per le Olimpiadi invernali 2026. Il presidente del Veneto Zaia, il presidente della Provincia di Belluno Padrin e il sindaco di Cortina Ghedina hanno firmato a Venezia l’atto costitutivo della “Fondazione Cortina”, che sarà presieduta da Stefano Longo.
ICS
—L’Istituto del Credito Sportivo ha chiuso il bilancio 2021 con un utile netto di 15 milioni (+37%). Record di impieghi: sono stati erogati 341,9 milioni, in crescita di 18,9 milioni rispetto al 2020.
MOTORI
—Il marchio “Targa Florio”, la corsa più antica al mondo, è passato di proprietà: dall’Automobile Club di Palermo all’Automobile Club d'Italia. Secondo Sicilia Motori, la vendita è avvenuta per 6 milioni 480mila euro, a parziale compensazione del debito che Aci Palermo ha nei confronti dell’Aci nazionale.
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