L'allenatore non ha nascosto il proprio disappunto mettendo in luce la vicenda.

Caso in Inghilterra. Come riportato da Sky Sports il figlio dell’ex allenatore del Wolverhampton, Louis Connor è stato vittima di discriminazione razziale da parte di un tifoso durante la sfida della Midlands Premier Division fra Tividale e Whitchurch Alport giocata nello scorso novembre. In quella occasione la squadra del figlio dell'ex allenatore del Wolverhampton si era ritirata ma la FA  ha deciso di assegnare tre punti all'avversario. Quanto basta per scatenare l'ira del tecnico.

RICOSTRUZIONE

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Secondo la ricostruzione dei fatti fornita oltremanica, l’assistente dell’arbitro aveva sentito chiare e irripetibili parole legate al colore della pelle del ragazzo, portiere del Tividale. I compagni di squadra, in svantaggio di tre gol a zero, hanno deciso che in segno di solidarietà verso il compagno di squadra non avrebbero continuato la partita. Ciò ha portato la Birmingham County FA che gestisce le Midlands Leagues ad assegnare la vittoria al Whitchurch. Motivo: il Tividale ha deciso unilateralmente di non proseguire la partita.

RABBIA

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Il padre di Connor, Terry, che è subentrato a Mick McCarthy come allenatore dei Wolves nel 2012, ha parlato all’emittente britannica non nascondendo la propria rabbia. “Questa è una doppia punizione. Ritenere che non ci fossero gli estremi per punire il Whitchurch è una sconfitta per il calcio. Si è creato un precedente. Un calciatore può essere vittima di abusi razziali e non accadrà nulla. Anzi, se una squadra deciderà di non proseguire un incontro caratterizzato da una atmosfera razzista, l'altra vincerà per abbandono. Credo che vi siano i presupposti affinché la Football Association si impegni per cancellare episodi del genere dai campi di calcio”.

SPIEGAZIONI

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La FA ha fornito la propria spiegazione. “Il Tividale non ha seguito correttamente il protocollo. Le regole della FA stabiliscono che una squadra non può  abbandonare una partita: deve prima esserci un annuncio pubblico al pubblico (cosa che è accaduta in questo caso), quindi qualsiasi decisione legata a una sospensione deve essere presa dall'arbitro. Tuttavia siamo determinati ad affrontare tutte le forme di discriminazione e sollecitiamo chiunque sia stato oggetto o testimone di episodi di discriminazione a denunciarlo immediatamente alla FA, alla federazione della contea locale o a Kick It Out in modo che possa essere indagato a fondo. "

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