L'allenatore che vinse il triplete col Bayern nel 2013 è stato per due settimane in terapia intensiva: "Un martirio, ma grazie ai medici ora sto meglio"

Pericolo scampato. A metà novembre è stato diagnosticato a Jupp Heynckes un grave problema al cuore che necessitava un intervento urgente. Con l’operazione, svolta dal dottore Artur Lichtenberg, gli sono stati messi diversi bypass per ovviare a un malfunzionamento di due arterie. Per due settimane l’ex allenatore del Bayern (vinse il triplete nel 2013) è stato in terapia intensiva. “Il periodo peggiore della mia vita, non potevo dormire, il tempo non passava - ha raccontato a Kicker -. Un martirio, è stato un martirio”.

PERICOLO

—  

L’intervento era particolarmente delicato e pericoloso “per questo ci tengo a ringraziare tutti i medici, gli infermieri, il personale, che mi è stato dietro”. Per questo negli ultimi mesi Heynckes, campione del mondo da giocatore nel 1974 e in grado di vincere la Champions da allenatore con il Real Madrid (1998) e il Bayern, era sparito dai palcoscenici. Nemmeno durante i Mondiali in Qatar si era mostrato. Ora deve affrontare una riabilitazione: “Per il momento posso fare passeggiate leggere”. Sua moglie Iris racconta che “dopo il 2-1 dell’Argentina contro l’Australia ha pronosticato la vittoria del Mondiale da parte dei sudamericani”. Il torneo lo ha seguito, commentandolo ora con Kicker: “Sono contento per Messi - ha detto Heynckes -. Credo che percepisca l’amore e l’ammirazione dei compagni più giovani. Ha ripagato la squadra con ottime prestazioni. Mi dava l’impressione di essere un papà alle prese con i figli”. Anche grazie al gruppo, unito come una famiglia, l’Argentina ha vinto il Mondiale. Un po’ come le squadre che Heynckes, in carriera, ha portato sul tetto d’Europa e del mondo.

Adblock test (Why?)