L’attaccante parla per la prima volta dopo l’addio del tecnico al Tottenham: “Mi dispiace che per un motivo o per l’altro non si sia potuto continuare”
“Antonio Conte è un grande uomo”. Parola di Harry Kane, la superstar del Tottenham che per la prima volta parla dell’addio del tecnico con cui ha vissuto buona parte delle ultime due stagioni e che ha contributo a farlo rimanere il simbolo degli Spurs.
Già in passato Kane aveva parlato in maniera entusiasta di Conte, di come la sua presenza e la sua determinazione gli avessero fatto cambiare idea sulla sua voglia di andarsene e di come i suoi metodi lo avessero spinto ad essere “nelle condizioni fisiche migliori della mia carriera”.
L’ADDIO
—Kane non ha cambiato idea su Conte nemmeno adesso che è tutto finito, nemmeno dopo la famosa conferenza stampa del 18 marzo dopo il 3-3 di Southampton in cui Antonio accusò i giocatori di essere egoisti, riluttanti a giocare sotto pressione e non abbastanza squadra. “Non voglio tornare su quello che ha detto, ma eravamo tutti molto delusi dopo una partita che avremmo dovuto vincere e che invece abbiamo pareggiato facendoci rimontare in quel modo - ha detto Kane -. Conte è un grande uomo, in quel momento le sue emozioni sono venute fuori, ma lui è fatto così e in questo è sempre stato coerente. Io e lui avevamo un grande rapporto e mi dispiace che per un motivo o per l’altro non sia potuto continuare. Gli auguro ovviamente il meglio per la sua prossima avventura, e nel frattempo io e gli altri giocatori continueremo a lottare seguendo Cristian Stellini per raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati”.
TRAGUARDO
—L’obiettivo che il Tottenham insegue in queste ultime 8 partite della stagione è lo stesso che aveva con Conte: il quarto posto. Kane è il primo ad ammettere che, depurando le sue parole dalla delusione del momento, Conte aveva ragione nel sottolineare che gli Spurs fanno fatica a gestire il vantaggio, come dimostrato anche nella prima partita dell’era Stellini, un pari in casa dell’Everton subendo una rimonta in 11 contro 10: “Noi giocatori ne abbiamo parlato tra di noi e sappiamo che dobbiamo migliorare - ha spiegato il 29enne, diventato quest’anno il miglior realizzatore nella storia del Tottenham e decisivo nella prima vittoria della nuova era, il 2-1 di sabato sul Brighton -. Non siamo andati bene come avremmo voluto quest’anno, ma possiamo ancora finire tra le prime 4, un traguardo importante per il club. Sappiamo di dover migliorare e dove possiamo farlo. Non possiamo più pensare al passato o guardare troppo al futuro: dobbiamo concentrarci solo su questo obiettivo”. Uno per cui servono i gol di Kane. Quelli che ha fatto per Conte. E quelli che vuole continuare a fare anche per Stellini.
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