L'italiano e l'argentino sono in corsa per il posto accanto a Neymar e Mbappé. Ecco che cosa sta valutando il nuovo tecnico del Psg
È un duello all'ultimo gol, tra un azzurro contro un ex nerazzurro. Un italiano contro un argentino di origini italiane. E a fare da arbitro è l'italo-argentino Pochettino, cui spetta il compito di decidere chi tra Moise Kean e Mauro Icardi merita il posto da titolare a fianco di Neymar e Mbappé. Un bel dilemma per il Psg, visto che l'ex bianconero presenta un bilancio di 9 reti in 13 gare Ligue 1. Lo stesso numero di gol realizzati un anno fa da Icardi. Ed entrambi sono andati a segno sabato nel 3-0 al Brest.
REPARTO
—Kean ha aperto le marcature dopo 16 minuti dal fischio d'inizio, per poi cedere nella ripresa il posto a Icardi che non si è fatto pregare per il raddoppio, 16 minuti dopo l'ingresso in campo. E se l'italiano ha dimostrato finora di non essere una semplice alternativa di reparto, l'argentino ha chiarito di non essersi rassegnato a fare la fine di Cavani che lui stesso inchiodò in panchina la scorsa stagione, sfruttandone gli acciacchi e le tensioni con la dirigenza per un rinnovo mai arrivato.
INCUBO
—Poi però anche l'ex capitano dell'Inter è entrato in crisi e il 2020 si è trasformato in un incubo: senza quasi più gol, senza più fiducia di Tuchel che, nonostante il riscatto da 50 milioni formalizzato a fine maggio, non l'ha neppure fatto entrare in finale di Champions League ad agosto. Icardi quindi si è ammalato di Covid-19 a settembre e poi si è infortunato due volte in allenamento, riuscendo a racimolare solo due gol in quattro presenze di campionato. L'ultima, prima di sabato, risaliva al 2 ottobre. Due giorni dopo è arrivato Kean in prestito secco dall'Everton.
NUMERI
—E l'ex bianconero ha fato un copia-incolla su Icardi versione 2019, andando in gol alla seconda gara, come l'argentino, ma con una doppietta. E di nuovo in gol alla seconda presenza di Champions, come il collega, ma con un'altra doppietta. In due mesi quindi si arriva a un sostanziale pareggio: 9 reti in campionato per entrambi a inizio gennaio. In 13 gettoni per Kean. A Icardi, che quest'anno ha saltato 13 gare, bastarono 11 partite per fare altrettanto, partendo però dalla quinta giornata. Kean invece ha iniziato dalla settima. L'argentino propose tre assist. Zero Kean che però si è rivelato ancora più spietato: 7 gol sui 7 tiri in porta al Parco dei Principi.
SCELTA
—Icardi un anno fa fece meglio in Champions: 5 gol in 6 presenze dal 1'. Per l'italiano sono due in cinque match, ma solo due da titolare. Entrambi hanno aperto il contatore europeo contro squadre turche: il Galatasaray per Icardi, il Basaksehir per Kean. La Champions dello scorso anno però fu meno ansiogena per il Psg che allora le vinse tutte, tranne la trasferta in casa del Real Madrid (2-2). Quest'anno, il club dell'emiro del Qatar ha dovuto sudarsi la qualificazione (2 sconfitte su 6). E nel frattempo, è cambiato pure l'allenatore. Fuori Tuchel, dentro Pochettino, argentino come Icardi, ma di rivendicate origini piemontesi, come Kean. E adesso tocca all'ex allenatore del Tottenham decidere che fare, anche se i due bomber sembrano ormai partire alla pari: “Mi attendo che mi mettano in difficoltà al momento di decidere chi mandare in campo”. Il 20enne Kean almeno ha dalla sua il vantaggio dell'età, e lo svantaggio del prestito secco. Anche se il d.s. Leonardo soppesa con attenzione una manovra di riscatto, come fece a maggio con il 27enne Icardi.
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