Com'è avere CR7 come vicino di casa? È abbastanza probabile che quelli che gli abitano attorno non lo vedano e non lo sentano. Tranne quando ci sono in programma dei barbecue. In quel caso, il caos è assicurato, come racconta un testimone...

Com'è avere Cristiano Ronaldo come vicino di casa? Il portoghese ci tiene parecchio alla privacy, quindi è abbastanza probabile che quelli che gli abitano attorno non lo vedano e non lo sentano. Tranne quando ci sono in programma dei barbecue. In quel caso, il caos è assicurato. Questo, almeno, è quello che racconta un testimone d'eccezione. Toni Kroos ha abitato vicino al cinque volte Pallone d'Oro negli anni in cui i due si sono incrociati a Madrid. E il centrocampista ha spiegato che le feste a base di carne organizzate con la squadra in giardino dallo juventino risultavano essere...anche abbastanza fastidiose!

RUMOROSI - C'è anche da dire che non fosse stato il suo vicino di casa, questa cosa Kroos non l'avrebbe mai saputa. Se non altro perchè, come ha raccontato al programma TV tedesco Lanz, lui ai barbecue di CR7 non ci è mai andato. Niente antipatie, per carità, solo abitudini diverse. Al tedesco, mangiare agli orari spagnoli non è mai piaciuto. Ma quando dall'altra parte del muretto si radunava il resto dei Blancos, si sentiva eccome. "I barbecue più rumorosi erano quelli che si organizzavano a casa di Cristiano". Il che a volte ha disturbato la quiete di casa Kroos. "Può essere che più di qualche volta gli abbiamo detto di stare zitti!".

SERENITÁ - Certo, considerando che il numero 8 dei Blancos è celebre perchè alle nove di sera è già a letto, diventa abbastanza semplice domandarsi quale fosse effettivamente il livello di confusione che proveniva dal giardino di CR7. Ma Kroos è così e si evince dalla sue risposte che in fondo...apprezza una vita serena. Il gruppo Whatsapp del Real? Più utile in maniera pratica che apprezzato come occasione di svago: "Succede sempre che prima della partita qualcuno si addormenti e così possiamo metterci in contatto con lui". E una volta rientrati a casa, il calcio smette di essere un pensiero fisso. "La famiglia è la cosa più importante. Quando apro la porta, ai miei figli non importa se ho vinto 5-0 o se ho perso". Basta che dall'altra parte del muretto, CR7 non faccia rumore. Anche se ormai il problema non si pone più...

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