Dopo la vittoria del Pallone d'Oro svedese, l'ex Juve Kulusevski ha rilasciato un'intervista a Sport Bladet. Ecco le sue parole
Dejan Kulusevski rischia di essere il più grande rimpianto della storia recente della Juve. L'attaccante classe 2000, ora al Tottenham, ieri ha vinto il Guldbollen, il pallone d'oro svedese. Intervistato da Sport Bladet, l'ex bianconero ha raccontato della sua esperienza in Italia: "Nella seconda stagione, ho iniziato a dubitare di me stesso, è arrivata questa voce. "Forse non sono così bravo come penso." È la cosa peggiore che possa capitare a un calciatore. Quindi inizi a dubitare di tutte le decisioni che prendi sul campo".
"È stato un periodo difficile, ma mi ha reso più forte - ha continuato. Mi sento come se non fossi mai stato meglio di adesso. Che sono in un posto fantastico, dentro e fuori dal campo. Ci saranno anche momenti brutti. Adesso le cose vanno bene in Nazionale, le cose vanno bene nel club. Ma sono sempre pronto nel caso finisca".
Sul trasferimento in Premier League: "Ero nervoso. Terrorizzato. Era un nuovo campionato, la Premier League, dove tutto va molto più veloce e tutti sono molto più forti. Avevo giocato male alla Juve e non sapevo cosa avrei fatto. Per fortuna sono arrivato in una società che sapeva chi ero, ho avuto un allenatore (Antonio Conte) che mi aveva voluto un paio di anni prima. Un direttore sportivo (Fabio Paratici) che mi ha comprato alla Juventus. Sapevano di cosa ero capace. Sarò sempre grato a loro, soprattutto il primo mese mi hanno aiutato molto. Dopo di che ho appena volato. Invece di avere dubbi quando gioco adesso, so che quello che sto facendo è la cosa giusta. Mi piace molto giocare a calcio". E intanto il mercato bianconero si accende: "Colpo scudetto e nuovo piano per Milinkovic-Savic"<<<
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