Lo svedese, oggetto misterioso in bianconero, al Tottenham è rinato: "A Torino non funzionava, al di là di quanto mi impegnassi io. Ora ho voglia di giocare a calcio e lavoro di più e meglio in palestra"
Spesso nel calcio ci dimentichiamo che abbiamo a che fare con esseri umani. La realtà non è un videogioco, dove a un giocatore è abbinato un valore numerico da cui ne consegue un dato rendimento. Ma nel calcio virtuale non ci sono cuore, polmoni e testa. Il caso emblematico è quello di Dejan Kulusevski, talento svedese che alla Juventus si era perso, dopo quanto di buono fatto vedere a Parma, ma che Antonio Conte al Tottenham ha saputo rigenerare praticamente da subito.