Il giocatore di Charlotte da bambino ha dovuto affrontare un trapianto di fegato, e venne aiutato dal campione argentino

Lorenzo Topello

Chris Hegardt è nato il 6 gennaio, il giorno dell’Epifania. Dolcetti e carbone, famiglie che si riuniscono per l’ultima festa del lungo periodo natalizio. Ma nel primo tempo della sua vita la famiglia lo circonda soprattutto di affetto e preoccupazione, perché non sembra destinato a vivere sotto una buona stella. Di dolce c’è poco; il piccolo statunitense scopre di avere un tumore al fegato. Il suo sogno di giocare a calcio pare tramontato, deve uscire vincitore dalla partita più importante ma non pare avere la squadra adeguata: gli serve un trapianto. E il destino coi suoi fili invisibili gli concede una chance: nel 2013 conosce Lionel Messi che attraverso la fondazione Make a Wish trascorre una giornata di calcio coi bambini malati di cancro. La Pulga si interessa alle vicende dei piccoli, che lo guardano con occhi stralunati: fa da testimonial alla campagna della fondazione, invita a donare. 

prima kljestan

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Avanti veloce, adesso: Messi ed Hegardt si sono incontrati di nuovo, l’altra notte. Entrambi sul campo: tutti e due hanno realizzato il sogno di diventare calciatori. Il desiderio di Chris, la letterina spedita da qualche parte molto in alto, diventa realtà grazie a un trapianto. La fondazione Make a Wish lo aiuta a riavvicinarsi al calcio. Di idoli, a dir la verità, ne ha più di uno: qualche anno prima dell’incontro con Messi, nell’ospedale in cui è ricoverato fa il suo ingresso Sacha Kljestan, una superstar locale. Californiano di origini serbe, in quel momento in forza all’Anderlecht, decide di regalare un pomeriggio di gioia ai bambini malati. Chris lo guarda con occhi ammirati: oltre dieci anni dopo, nel 2022, lo ha ritrovato sul campo, ha avuto modo di scambiare la maglietta e di ricordargli quanto quel pomeriggio gli abbia cambiato l’esistenza. Hegardt, guarito dal cancro, ha infatti iniziato finalmente il percorso calcistico prima con i Tacoma Defiance, poi con Charlotte, in cui gioca da centrocampista. Kljestan invece è prossimo al ritiro, gioca le ultime cartucce con i Los Angeles Galaxy. 

la stretta di mano

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Potrebbe rappresentare l’ideale chiusura del cerchio per Chris, la definitiva archiviazione del brutto periodo trascorso in ospedale. E invece arriva Messi. Quarti di finale di Leagues Cup, stravince 4-0 l’Inter Miami della Pulce. Ma a Hegardt, che osserva l’intera gara dalla panchina, stavolta il risultato interessa un po’ meno. A fine match può finalmente andare a scambiare due parole con Leo, rammentargli del pomeriggio con Make a Wish quando lui lottava per un trapianto. Nel 2022 è divenuto un giocatore professionista, ha totalizzato 11 presenze con Charlotte e sogna di migliorarsi ancora, di onorare al meglio la chance che il destino gli ha dato seminando sulla sua strada gli incontri con Kljestan e Messi. Leo sorride mentre gli stringe la mano, Chris è commosso: l’istantanea più bella, stavolta, è arrivata quando il pallone ha già smesso di rotolare.

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