Un ex compagno di Erling-Braut Haaland ai tempi del Molde ha raccontato qualche tempo fa la metamorfosi del fenomenale centravanti del Manchester City. Da gracile e fragile a muscolosa macchina da gol...il passo è stato molto breve.

Salvo rarissime eccezioni, quando si parla di un giocatore di appena 19 anni, si parla di un ragazzo che potrebbe aver mostrato delle qualità ma che può essere definito di prospettiva. Molti club investono su questi giocatori per il futuro mentre in prima squadra si tengono i pezzi da novanta. Ma che succede quando questi ragazzini sono loro stessi i pezzi da novanta? Succede che si chiamano Erling-Braut Haaland e in genere vanno a giocare per il Borussia Dortmund o per qualche altra big. Ma come ha fatto il norvegese, che ormai di anni ne ha 22, a diventare così devastante da finire nel mirino di tutti migliori club del mondo e accasarsi al Manchester City, dove continua a segnare a ripetizione? Un ex compagno di squadra qualche tempo fa ha parlato della sua repentina metamorfosi.

PRESE IN GIRO

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Prima di finire al RB Salisburgo, il giovane norvegese era impegnato a giocare in patria nel Molde. Insieme a lui, in rosa c'era il difensore Ruben Gabrielsen, che ha spiegato che il ragazzo prodigio non è sempre sembrato un predestinato. Anzi, come ha raccontato qualche tempo fa a Get France Football News, ha visto entrare nel club un "piccoletto", un ragazzo anche abbastanza fragile. "Quando giocava in Norvegia con me non segnava per tutta la settimana in allenamento. Lo prendevamo in giro. E quando ho saputo che avrebbe giocato titolare mi sono detto: 'assurdo, come facciamo a giocare con lui?'. Dopo 50 minuti aveva fatto 4 gol".

GROSSO E...LETALE

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Tuttavia, Haaland non era ancora il colosso che è oggi. Gabrielsen, infatti, ha raccontato anche un altro aneddoto che vede un Haaland piuttosto esile e fragile. "Poi, un giorno è tornato da un infortunio ed era dannatamente grosso". Si sa i ragazzi, tra i 16 e i 17 anni possono crescere vertiginosamente da un giorno all'altro ed è quello che è successo all'allora giovanissimo...aspirante rapper. "Dopodiché le cose hanno cominciato a decollare. Ma credo che ci sia una lezione importante da imparare: quando arrivano i tempi difficili, lavora più duramente. E i più giovani hanno la possibilità di impararlo ora". Il resto è storia. Storia di un'autentica macchina da gol.

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