Dopo il collasso in campo per una seduta durissima, l'attaccante esalta il tecnico italiano: "Antonio super. Ho imparato da tutti, però lui..."

dal nostro corrispondente Davide Chinellato

Un anno fa di questi tempi voleva andarsene, stanco di giocare in una squadra come il Tottenham che non puntava al massimo come voleva invece fare lui. Ora Harry Kane non è solo il pilastro dei nuovi Spurs che puntano a vincere sia in Premier che in Champions, ma è un attaccante rinato entusiasta del club in cui gioca. E buona parte del merito è di Antonio Conte, l’allenatore che gli ha fatto passare la voglia di andarsene. "Non vedo l’ora di cominciare la stagione - ha detto il 28enne capitano della nazionale inglese prima di imbarcarsi per Londra dalla Corea del Sud, dove il Tottenham ha passato una settimana -. Con questo tecnico e la squadra che abbiamo allestito, possiamo finalmente riuscire a fare qualcosa di speciale".

Intesa

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L’amore tra Kane e Conte era sbocciato subito, fin dai primi giorni del tecnico italiano al Tottenham nel novembre scorso. "È brillante, è un grande allenatore e non solo per il suo curriculum - disse l’attaccante di Conte due settimane dopo il suo arrivo -. Conoscendolo ti rendi conto di quanto sia bravo: ha un metodo di lavoro molto personale ma vuole assicurarsi che tutti lo conoscano e lo capiscano, che tutta la squadra sia sulla stessa barca". I risultati di questa intesa si sono visti già lo scorso anno, con Kane che dopo un inizio di stagione complicato ha chiuso con 17 gol in 37 partite in Premier, chiudendo l’anno in crescendo come tutto il Tottenham e agguantando quel quarto posto che vale il ritorno in Champions. Kane è uno di quelli che ha più interiorizzato il metodo Conte, tanto da non metterne in dubbio nemmeno gli eccessi, come gli allenamenti da marine del preparatore Giampiero Ventrone. Il capitano dell’Inghilterra è tornato ad affrontarli lunedì scorso a Seul, al suo primo vero allenamento con la squadra: Kane è stato il primo a collassare in campo, addirittura vomitando stremato dalla fatica, dalla scarsa condizione, dal caldo e dall’umidità. Eppure due giorni dopo, nella prima amichevole stagionale vinta 6-3 contro il Team K-League, ha segnato due gol in 45’, andando di nuovo a segno anche sabato nell’amichevole col Siviglia e dando l’impressione di essere già pronto per ripartire. Non male per uno che ha ricominciato gli allenamenti da una settimana… "Grazie a Conte il mio stato di forma non è mai stato così buono" ha detto Kane.

Effetto Conte

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Il tecnico è il motivo principale per cui Kane crede nelle potenzialità del nuovo Tottenham: "Antonio è fantastico - ha detto l’attaccante -: credo di aver imparato da ogni allenatore che ho avuto, ma con lui è diverso. Ho imparato dalla sua mentalità, dal vedere ogni giorno come si prepara, quanta passione ci mette e come riesce sempre a tirare fuori il meglio dai giocatori. È uno a cui piace lavorare, a cui piace stare sul campo con i giocatori per tutto il tempo che serve per farlo sentire preparato al meglio alla partita che lo aspetta. Il mio obiettivo è quello di migliorare ogni anno attraverso l’esperienza, ma penso che avere come allenatore uno come Conte stia accelerando questo processo. Sono ad un punto della mia carriera in cui voglio continuare a dare il massimo, a migliorare: vedere quanti progressi ho fatto da quando c’è lui aumenta la voglia di impegnarmi ancora di più".

Obiettivi

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Conte avrà bisogno anche dei progressi di Kane per centrare gli obiettivi importanti di una squadra che ha già chiuso per sei innesti (l’ultimo, il difensore Djed Spence dal Middlesbrough, verrà ufficializzato oggi) e che si ritroverà da mercoledì a Londra dopo la settimana in Corea del Sud. Conte ha fretta di far entrare in forma la squadra, facendo digerire ai nuovi i suoi metodi. Kane, per il bene del Tottenham, è pronto a dargli una mano. "Il mio obiettivo è avere un’altra buona stagione, trovare continuità cercando di aiutare la squadra come posso e di segnare più gol che posso - ha raccontato -. A livello di squadra, l’obiettivo è sempre quello di vincere. Ora c’è una bella atmosfera, con tante aspettative, ma come sempre poi bisogna andare in campo e giocare, mostrando quello che sai fare quando conta davvero, cosa che negli ultimi anni non siamo riusciti a fare. Però stavolta è diverso". Stavolta c’è Conte.

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