Una coppia che non ha mai funzionato? Quella tra Cristiano Ronaldo e Ruud van Nistelrooy. L'olandese e il portoghese non è che si prendessero moltissimo. Anzi, spesso e volentieri tra loro erano scintille, come ha avuto modo di raccontare Ferdinand.
Quando un giocatore lascia il calcio ha diverse possibilità davanti a sé. Alcuni investono il patrimonio guadagnato per avviare un'attività più o meno collegata con lo sport. Altri, invece, fanno gli allenatori, i dirigenti o gli agenti. Per altri ancora, invece, specie quelli particolarmente popolari e dotati di buona dialettica, si apre la carriera dell'opinionista sportivo in TV. E c'è una sottocategoria di opinionisti: quelli che raccontano tanti retroscena del passato. Come Rio Ferdinand che spesso e volentieri racconta aneddoti legati ai suoi momenti in campo. Come di... quella volta che ha difeso CR7 da Van Nistelrooy.
Ferdinand e Van Nistelrooy hanno condiviso lo spogliatoio per molto tempo, erano due senatori dello United di Ferguson e due dei giocatori più influenti all'interno dello spogliatoio. Non che siano mancati dei momenti di tensione. Ferdinand ha raccontato qualche tempo fa al suo programma YouTube Vibe with Five un retroscena sul giovane Cristiano Ronaldo, che per poco non causa una lite tra il difensore e un furioso Van Nistelrooy. "È stato un anno folle allo United, l'atmosfera in allenamento poteva riscaldarsi in un batter d'occhio. C'era sempre molto testosterone nell'aria, penso che sia così in tutti i club. Sì, ho passato la maggior parte del mio tempo in allenamento urlando".
L'olandese e il portoghese, del resto, non è che si prendessero moltissimo. Anzi, spesso e volentieri tra loro erano scintille. "Una volta c'è stato un episodio con Ruud van Nistelrooy. Ha colpito un paio di volte Cristiano Ronaldo che si è fatto male al tendine d'Achille. Quando Ruud ha preso palla, sono corso da lui e l'ho colpito forte. Gli ho detto: 'Cosa stai facendo? Perché? Perché lo prendi a calci?' Ruud si è alzato in piedi e il resto dei giocatori è dovuto intervenire. Alla fine non è successo niente. Era il mio modo di allenarmi. Ho pensato: 'È un ragazzino, lascialo stare, cosa stai facendo?'. Ruud era un animale, un giocatore brutale, il miglior attaccante con cui abbia giocato". E nessuno avrebbe mai voluto trovarsi in un faccia a faccia con Ruud Van Nistelrooy, con la sua faccia da bravo ragazzo che però nascondeva un giocatore estremamente competitivo. Neanche...CR7.
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