I bergamaschi piegati dalla doppietta di Hugo Duro. La squadra non brilla, crea poco (tre tiri nello specchio) e fatica più del previsto contro un avversario apparso più in palla

Nel marzo del 2020 Ilicic incantava il Mestalla e con quattro reti regalava all’Atalanta lo storico passaggio ai quarti di finale di Champions League. Due anni dopo la Dea di Gasperini (senza il fantasista sloveno) torna a giocare in casa del Valencia, ora allenato da Gattuso, ma questa volta viene trafitta dai colpi di Hugo Duro. Nel 2-1 con cui si conclude l’amichevole valida per la 50ª edizione del trofeo Naranja (ultimo test dei nerazzurri prima dell’inizio della Serie A) l’Atalanta non brilla, crea poco (tre tiri nello specchio) e fatica più del previsto contro un avversario apparso più in palla. Il gol bergamasco (momentaneo pareggio) porta la firma di Ederson. L’ex Salernitana, schierato come trequartista nel 3-4-1-2 alle spalle del tandem colombiano Muriel-Zapata, sembra sempre più integrato negli schemi della sua nuova squadra. In campo, dal 1’, anche i giovani Okoli e Scalvini (posizionato da mediano, con De Roon dirottato in difesa).

la partita

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Osservato il minuto di silenzio in memoria della compianta leggenda del club Roberto Gil, i padroni di casa si mostrano propositivi fin da subito. E al 25’, complice una deviazione di Toloi, un cross di Musah fa correre i brividi a Musso, graziato dalla traversa. L’Atalanta risponde con una punizione, da posizione defilata, di Muriel: la palla sfiora l’incrocio. Prima del riposo il Valencia legittima il vantaggio con un golazo di tacco di Hugo Duro, che su suggerimento dalla sinistra di Gayà brucia sul tempo De Roon e deposita in rete (43’). In avvio di ripresa lampo di Castillejo (ex Milan) per Lino: salva Toloi (3’). A raddrizzare (momentaneamente) la serata dell’Atalanta è un colpo di magia di Ederson, che con un controllo d’esterno fa fuori Diakhaby e poi con un tiro a giro firma il pareggio (8’). Al 17’ Lino prova a sorprendere Musso dalla distanza: l’argentino respinge. Nel finale ci pensa Hugo Duro, con un colpo di testa su cross di Foulquier, a battere Musso, dopo aver anticipato in elevazione Djimsiti, per il meritato e definitivo raddoppio locale (36’), chiudendo anzitempo la contesa. Triplice fischio e il Valencia può festeggiare, con il suo pubblico, la vittoria del trofeo. Sabato prossima l’Atalanta debutterà in campionato a Genova contro la Sampdoria.

Valencia-Atalanta 2-1

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Valencia (4-2-3-1): Mamardashvili; Thierry Correia, Comert (30’ st Christian), Diakhaby, Gayà (18’ st Vazquez), Musah, Guillamon; Castillejo (23’ st Fran Perez), Soler, Lino (18’ st Foulquier); Hugo Duro (44’ st Vallejo). All. Gattuso.
Atalanta (3-4-1-2): Musso; Toloi (35’ st Djimsiti), Okoli, De Roon; Hateboer (30’ st Zortea), Scalvini (1’ st Pasalic), Koopmeiners, Maehle (45’ st Ruggeri); Ederson (35’ st Boga); Muriel (1’ st Malinovskyi), Zapata (35’ st Miranchuk). All. Gasperini.

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