Se vuoi essere il migliore, devi battere il migliore. Una legge di natura, che per il calcio vale eccome. Il miglior in Germania è ormai da parecchie stagioni il Bayern Monaco, che porta con sè una sfilza di vittorie del titolo in Bundesliga non dissimile a quella della Juventus in Italia. E a sognare di interrompere questa egemonia c’è Julian Nagelsmann. Il giovanissimo tecnico del Lipsia sta portando la sua squadra a un livello superiore e, dopo la semifinale di Champions League della scorsa stagione, stavolta punta a strappare a Flick e ai suoi il Meisterschale. Il classe 1987 ha parlato alla Bild e ha spiegato che le etichette di giovane prodigio non servono a nulla se non si portano a casa risultati concreti.

AMBIZIONE – “Se vuoi arrivare sul gradino più alto, devi vincere qualcosa. A parte il campionato under-19, io non ho ancora vinto nulla. Quindi ci sono alcuni colleghi davanti a me. Mi vedo come un allenatore di talento che vorrebbe svilupparsi nella miglior maniera possibile e che ha ancora molto potenziale. Non devo necessariamente essere votato l’allenatore mondiale dell’anno, ma un giorno vorrei essere considerato uno dei migliori allenatori . E per vincere il titolo ci manca costanza. Non ci deve più succedere di avere forti oscillazioni di rendimento, come nella seconda metà della scorsa stagione. Se siamo sempre concentrati e affamati come lo siamo attualmente, possiamo lottare per il titolo”. Il recente pareggio casalingo contro il Colonia spiega però che la strada è ancora lunga…

(Photo by Miguel A. Lopes/Pool via Getty Images)

CR7 – In compenso, a Nagelsmann non manca l’ambizione. Il tedesco vuole primeggiare e sogna di guidare dalla panchina un campione…dalla mentalità sospettosamente simile alla sua… “Allenare Cristiano Ronaldo sarebbe interessante. Se lo guardi dall’esterno, spesso vedi solo una persona che mette su Instagram le sue foto in barca. Ma quello che mi ha detto Sami Khedira sull’approccio professionale di Ronaldo al lavoro, ad esempio, è impressionante. Deve essere davvero un animale da allenamento, sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. E da quello che mi dicono, dovrebbe anche essere un ragazzo molto alla mano. Un mix estremamente promettente”. Ricorda qualcuno? E chissà che prima o poi, da “mini Mourinho”, Nagelsmann non diventi…il CR7 della panchina!

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