L'ex attaccante brasiliano, che ha giocato in Italia prima all'Ascoli e poi al Torino, non ha mai risparmiato critiche ai suoi connazionali famosi. Casagrande ha commentato quanto sta accadendo a Dani Alves e sembra avere le idee molto chiare.
La questione Dani Alves continua a far parlare, tanto in Spagna quanto nel resto del mondo. E ovviamente è un caso importante in Brasile, dove si discute della situazione del terzino ex Barcellona, Juventus e Paris Saint-Germain. A intervenire ai microfoni di AS è una vecchia conoscenza del calcio italiano, Walter Casagrande. L'ex attaccante brasiliano ha giocato in Italia prima all'Ascoli e poi al Torino e non ha mai risparmiato critiche ai suoi connazionali famosi, come quando ha spiegato di non potersi appassionare alle giocate di Neymar in quanto O Ney è un sostenitore di Bolsonaro. Casagrande ha commentato quanto sta accadendo a Dani Alves e sembra avere le idee molto chiare.
Una situazione non nuova in Brasile
—"La situazione di Dani Alves è molto critica. È chiaro che c'è una investigazione in corso, ma ogni volta ci sono indizi sempre più pesanti contro di lui. Bisogna aspettare che finisca l'inchiesta, ma tutto sembra puntare al fatto che abbia ragione la ragazza. Non posso essere convinto del fatto che sia colpevole, ma posso dire che tutto porta a credere che lo sia". E in patria se na parla, soprattutto perchè in fondo non è la prima volta che un giocatore di questo livello finisce al centro di un caso simile. "Qui in Brasile la gente prova orrore per questa situazione e si dibatte sulla prepotenza di alcuni calciatori brasiliani, che pensano di poter fare qualsiasi cosa e di essere al di sopra del bene e del male".
Il caso Robinho
—Ogni riferimento a Robinho non è per niente casuale. "Il caso Robinho è un autentico scandalo. È un peccato, perchè si tratta di una persona condannata in Italia a 9 anni di carcere per violenza sessuale e, secondo la giustizia, con assoluta mancanza di rispetto per la vittima. E se ne va in spiaggia come se nulla fosse perchè non è stata concessa la sua estradizione". Ma perchè i calciatori si comportano così? Casagrande una sua idea ce l'ha. "Penso che attorno a loro si crei una immagine di potere, con la sensazione che non succederà loro nulla. Si sentono superiori alle donne e pensano di poter invadere lo spazio personale di altre persone perchè sono famosi e hanno soldi. È una questione di arroganza e di mancanza di scrupoli, pensano di essere al di sopra di tutto e non si vive così in una società, Sia Alves che Robinho hanno una personalità arrogante e superba, che li porta a pensare di poter fare qualsiasi cosa senza subire conseguenze". E invece, come dimostra Dani Alves, a volte le conseguenze arrivano...
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