L'ultima squadra a vincere il campionato era stata l'Al Nasr Bengasi nel 2018. Dopo la guerra civile e nonostante i timori per il Covid-19, si riparte con la massima serie divisa in due gironi da 12 squadre

L'ultima squadra a vincere il campionato di calcio in Libia era stata l'Al Nasr Bengasi nel 2018, poi ad aprile dell'anno successivo era scoppiata la guerra civile e si era deciso per la chiusura anticipata della stagione. Ora però nel paese è in vigore il cessate il fuoco e sebbene la situazione politica resti tesa e la sicurezza ancora precaria, le autorità calcistiche hanno stabilito la ripresa del campionato, che è quindi ripartito il 25 gennaio, nel bel mezzo della pandemia di Covid-19, con la 46ª stagione.

TRA VIRUS E POLITICA

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"Malgrado tutte le circostanze avverse che abbiamo dovuto affrontare, eravamo davvero entusiasti di iniziare il campionato – ha detto alla BBC il segretario generale della Federcalcio libica, Abdul Nasser Ahmed – e abbiamo perciò lavorato con i club e le istituzioni statali per superare tutti gli ostacoli, sia di sicurezza sia di salute, e creare così un'atmosfera idonea al lancio della nuova stagione. Il calcio libico ha risentito molto della mancanza del campionato e la sua ripresa avrà un effetto positivo anche sulla Nazionale, in vista delle prossime partite". A causa dell'epidemia mondiale di coronavirus, le autorità sanitarie hanno dato il consenso all’inizio del campionato solo a condizione che i club seguissero delle rigorose precauzioni di sicurezza, fra cui la non presenza del pubblico negli stadi. Complici le restrizioni imposte per i viaggi e le continue tensioni politiche presenti nel paese, per facilitare gli spostamenti in occasione delle partite è stato deciso di dividere la massima serie in due gironi da 12 squadre: le prime due di ogni gruppo passeranno poi alle semifinali, da cui usciranno le sfidanti per il titolo.

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