L’organo che legifera sul calcio ha dato il via libera ai tifosi che potranno ascoltare la spiegazione delle decisioni prese con l’aiuto della tecnologia sia allo stadio che davanti alla tv
Il pubblico e i fruitori potranno ascoltare, sentire (e ovviamente commentare) quello che sarà l’audio fra arbitro e Var nei momenti in cui verrà presa una decisione su un caso controverso.
È la decisione scaturita al termine dell’assemblea generale annuale dell’International board (Ifab, l’organo che legifera sul calcio) che ha dato il via libera alla possibilità per i tifosi di ascoltare direttamente dall’arbitro le spiegazione delle decisioni prese al Var durante le partite: che sia allo stadio o in televisione. L’esperimento è stato testato in Marocco in occasione del Mondiale per club: il pubblico allo stadio e davanti la tv potrà sentire in diretta quello che gli arbitri dicono quando c’è un consulto al Var. Gli arbitri tramite un microfono potranno chiarire al pubblico le decisioni che prenderanno in campo. La novità regolamentare sarà adottata già in occasione dei Mondiali Under 20 in Indonesia e ai Mondiali femminili che si giocheranno ad agosto in Nuova Zelanda e Australia. Al termine di questi tornei e comunque entro la fine dell’anno, è scritto in una nota dell’Ifab “verrà presa una decisione se il processo continuerà negli altri tornei Fifa per migliorare ulteriormente la comunicazione con i tifosi negli stadi”.
PROCEDURE E RECUPERI
—Nella stessa riunione dell’Ifab, la Fifa ha fornito aggiornamenti sull’applicazione della tecnologia del fuorigioco semi-automatica e sull’integrazione del Var “leggero”, ed è stato deciso di rivedere il protocollo, le procedure e gli aspetti pratici del Var con le principali parti interessate. “Per quelle competizioni che non disponevano delle risorse per implementare Var e Var ‘leggero’, è stato approvato in fase di test un sistema di revisione video aggiuntivo con l’intenzione di renderlo disponibile in tutto il mondo. Ma non solo, perché è stato accolto positivamente anche un calcolo più accurato del cosiddetto ‘tempo di recupero’, come avvenuto al Mondiale. È stato concordato che le competizioni in tutto il mondo dovrebbero seguire questo approccio”, scrive l’ente. Quindi, per ora, niente tempo effettivo. Infine “è stato concordato di istituire un gruppo di lavoro per concentrarsi su ulteriori modi per migliorare la disciplina e ridurre l’aggressività nei confronti di ufficiali di gara, da parte di giocatori e dirigenti di squadre giovanili e amatoriali. A questo proposito, la Federcalcio inglese ha riferito di un processo approvato dall’Ifab e implementato a livello di base, in cui gli arbitri indossano telecamere che registrano tutte le comunicazioni con giocatori e allenatori”.
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