Il numero 10 argentino non trattiene la rabbia e lo stupore e si sfoga con gli avversari mentre il match a San Paolo è sospeso: "Hanno aspettato che iniziasse la partita per dirci che non potevamo giocare?"
L'ira di Messi. La grande sfida del calcio Brasile-Argentina in scena a San Paolo è stata sospesa solo sette minuti di gioco. La Vigilanza sanitaria brasiliana ha fatto il suo ingresso in campo proibendo al portiere Emiliano Martínez, al centrocampista Lo Celso, al difensore Romero, all’ala Buendía, di giocare. I primi tre erano titolari, il quarto in panchina. Per chi sia stato nel Regno Unito negli ultimi 14 giorni ne sono previsti altrettanti di quarantena in Brasile e questo non sarebbe stato rispettato proprio dai giocatori argentini. La loro colpa è non aver fatto la quarantena prima di entrare nel paese e secondo le norme sanitarie locali si sarebbero dovuti mettere in isolamento.
MESSI FURIOSO
—Non è mancata la reazione del numero 10 argentino che dopo esserne uscito infuriato torna in campo senza maglia, indossando la pettorina di un fotografo, per parlare e confrontarsi con i giocatori brasiliani che non sono mai usciti dal terreno di gioco. Ha esternato agli avversari tutto il suo disappunto: "Ascoltatemi, siamo qui da 3 giorni e hanno aspettato che iniziasse la partita per dirci che non potevamo giocare?".
LA RASSEGNAZIONE
—Questa la rabbia di Messi con l'organizzazione brasiliana. La situazione poi resta surreale a San Paolo. Dopo poco più di cinque minuti di chiacchiere l'attaccante del Psg, insieme al c.t. Scaloni, esce di nuovo dal campo dirigendosi verso gli spogliatoi, cercando di capire una situazione incomprensibile, sconsolato. La partita è rinviata.
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