I colchoneros dimenticano il pari col Celta e mantengono 8 punti di vantaggio sul Real con una partita in meno. Decisivo il centrocampista, autore di un gol e un assist
Trascinato da Marcos Llorente e dal carattere competitivo della squadra l’Atletico è passato 2-1 a Granada riprendendo la marcia verso la conquista della Liga mettendosi alle spalle il pareggio col Celta. Il Cholo ha fatto 28 punti su 30 nelle ultime 10 e ha 8 punti di vantaggio sul Madrid con una partita in meno e 11 sul Barça.
DIFESA DA REGISTRARE
—Simeone ha perso Gimenez (oltre a Joao Felix e Trippier) ma ha recuperato il fondamentale Hermoso e ha fatto alcune scelte interessanti: Marcos Llorente e Saul sulle fasce con i 3 centrali, Carrasco come interno sinistro. Nel Granada, che giovedì affronterà il Napoli in Europa League, assenti gli attaccanti titolari, ‘l’altro’ Luis Suarez e Soldado. L’Atletico ha preso 13 gol in Liga, ma 7 nelle ultime 5 uscite: obbligatorio per il Cholo dunque registrare la difesa: missione oggi fallita.
TRAVERSA DI SUAREZ
—Nel primo tempo per l’Atletico un paio di rischi su un colpo di testa di German e su un errore di Llorente con salvataggio di Felipe. Il problema è che in fase offensiva non ci sono grandi energie. Però il Suarez colchonero resta incredibilmente ispirato: il charrua ha impegnato Rui Silva nel primo tempo e colpito la traversa al 2’ della ripresa con una gran girata al volo sul secondo palo e poi ha sprecato un’altra ottima occasione con un controllo difettoso.
CAMBI E VANTAGGIO
—Intanto Simeone aveva cambiato: Carrasco sulla fascia destra e Llorente come interno destro. Poi Vrsaljko per Kondogbia nell’intervallo e passaggio al 4-4-2 con Hermoso e il croato terzini, Llorente e Carrasco larghi, Koke e Saul in mezzo. E i cambi hanno dato i loro frutti: al 63’ l’imprevedibile e instancabile Marcos Llorente ha sbloccato la gara con un bel sinistro dal limite, rientrando dalla destra. Per il canterano del Madrid 7 reti in Liga, 4 col mancino.
PAREGGIO IMMEDIATO
—Il vantaggio è durato una manciata di secondi. Al 66’ su un’azione d’angolo dopo un paio di rimpalli la palla arriva a Yangel Herrera, entrato nell’intervallo per Eteki, e il venezuelano cadendo ha battuto Oblak aiutandosi con una deviazione fortuita.
CORREA E LA DEVIAZIONE
—Lo stesso capita al 75’ nell’altra area: grande azione di Llorente a destra, scarico per Correa e il destro dell’argentino sbatte sul piede di Vallejo e assume una traiettoria imparabile per Rui Silva. Poi difesa a oltranza. L’Atletico non è perfetto, ma torna ad essere vincente.
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