Il tridente da favola del Psg potrebbe perdere il francese, infastidito dall’arrivo di Messi. Tra pochi giorni Kylian comunicherà la sua decisione: l’obiettivo è valorizzare il suo marchio

E adesso che fa Mbappé? E’ la domanda che tutti si fanno a Parigi e soprattutto a Madrid. L’arrivo di Messi, trasforma il Psg nella squadra più competitiva e più in vista in Europa. Con Neymar, l’attacco promette di fare scintille sui campi di Champions League. Ma è tutto da capire se il club dell’emiro del Qatar potrà esibire davvero il trio delle meraviglie, includendo pure il fuoriclasse francese.

Una suspense che dovrebbe durare solo fino a lunedì, quando - salvo sorprese - Mbappé, dopo qualche mese di approfondita riflessione, prevede di comunicare la decisione sul suo futuro ai vertici parigini. Il Real Madrid può ancora coltivare qualche speranza.

pressing

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Insomma, nel giro di 72 ore, tutto potrebbe cambiare di nuovo a Parigi. Il presidente Al Khelaifi nel frattempo ha aumentato il pressing sul 22enne, spiegando che non esiste squadra migliore per vincere: “Mbappé non ha più scuse”, ha dichiarato ieri il qatariota, durante la presentazione di Messi. E poi, intervistato dall’Equipe, ha ribadito il concetto: “Non voglio entrare nel dettaglio delle nostre discussioni con lui e la sua famiglia, ma Kylian è al centro del nostro progetto. Oggi il Psg è una delle migliori squadre al mondo e penso che abbia tutto per restare. Sono ottimista. Nessuno capirebbe se se ne andasse oggi. Abbiamo tre dei cinque migliori giocatori al mondo”.

oggi

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Ma le cose sono più complicate, oltre le dichiarazioni di facciata. Se fino a ieri la posizione del giocatore era quella di prendere tempo, rinviando ai mesi a venire un’eventuale decisione, l’arrivo di Messi ha in parte accelerato tutto. Il silenzio social di questi giorni offre già un piccolo indizio sulle possibili tendenze del messaggio di lunedì. Se viene smentita la notizia social circolata ieri che Mbappé avesse comunicato al club di non voler giocare con Messi, è altrettanto fondato anche il desiderio del ragazzo di Bondy di sentirsi davvero al centro di una progettualità sportiva: oggi e non domani. E che vada al di là dell’effetto mediatico e commerciale, che creano un entusiasmo per Messi condiviso ovviamente dal parigino.

ambizione

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Il campione del Mondo Mbappé, al di là di tutto, è infatti un professionista ambizioso che punta a lasciare davvero un segno nella storia del calcio e per il momento non tutto a Parigi potrebbe permettergli di condurre al meglio la sua strategia di carriera, da protagonista del presente e non solo del futuro. E il futuro non è detto dunque che sia da vivere a Parigi. Il Real Madrid quindi diventa un’opportunità sempre più concreta, per seguire il destino di nuovo CR7, uno degli idoli di infanzia di Mbappé che potrebbe raccoglierne l’eredità diventando automaticamente anche il re della Liga abbandonata da Messi. Diventando più semplicemente KM7, come recita già il logo del suo marchio commerciale. A meno che il Psg non passi davvero dalle parole ai fatti per concretizzare quanto finora non è stato ancora tradotto in termini di linguaggio sportivo, di carriera e di prospettiva. E la missione non è per nulla semplice. L’esito per nulla scontato.

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