Diego lascerà a breve la clinica in cui è stato operato martedì scorso per rimuovere un edema subdurale. A Buenos Aires la riabilitazione, in compagnia delle figlie
L'incubo è terminato e da oggi Maradona potrà procedere alla seconda fase del recupero dopo la delicata operazione al cervello subita martedì scorso. Dopo otto giorni di ricovero nella clinica Olivos, l'idolo argentino verrà dimesso in serata, in modo da poter proseguire il decorso post operatorio tra le mura domestiche. Ad annunciarlo è stato il legale dell'ex Pibe de Oro, Matias Morla, che ha confermato quanto anticipato negli ultimi giorni dallo staff medico del Diez. "Ha superato il momento più difficile e delicato della sua vita", ha rivelato Morla. "Fortunatamente adesso sta bene ed è determinato a riprendersi nel migliore dei modi".
PROGRAMMA TRACCIATO
—Una volta lasciata la clinica Olivos, Maradona si trasferirà in un'abitazione privata nella zona del Nordelta, centro residenziale alle porte di Buenos Aires. La scelta, presa di comune accordo tra lo staff medico che lo segue e il circolo intimo del Diez (tra cui le figlie, le sorelle e l'ex fidanzata Veronica Ojeda), è stata determinata dalla possibilità di stare vicino alle figlie Dalma e Gianinna, in una zona relativamente vicina alla clinica in cui è stato operato. Lì sarà accudito 24 ore su 24 da una ristretta equipe medica e l'accesso all'abitazione sarà riservato a una ridotta lista di parenti. "L'importante è che pensi esclusivamente a recuperare circondandosi dei suoi affetti. In questo momento - ha riconosciuto Morla - ha solo bisogno di affetto e tranquillità".
FUTURO INCERTO
—Una volta intrapresa la riabilitazione, Maradona dovrà capire quale sarà il proprio futuro in panchina. Il pieno recupero potrebbe consentirgli tranquillamente di tornare a sedere sula panchina del Gimnasia, ha chiarito nei giorni scorsi il suo neurochirurgo Leopoldo Luque. Tuttavia, resta l'incognita, perché - una volta risolti i problemi di salute - bisognerà valutare le conseguenze delle dimissioni presentate martedì dal presidente del club, Pellegrino, a cui il Diez ha legato il proprio progetto sin dal primo giorno. Ma si vedrà a tempo debito. Adesso Maradona dovrà esclusivamente pensare alla riabilitazione, che richiederà impegno e sacrificio.
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