Satanelli contro Vespe: un match di antica tradizione

A Foggia, infatti, la prima partita con quella che allora era denominata semplicemente Stabia risale addirittura al 17 novembre 1929, teatro il Campionato di Prima Divisione, corrispondente alla Serie C (erano state appena istituite la Serie A e la Serie B a girone unico). Va anche aggiunto, per amor di precisione, che un Foggia – Stabia amichevole si era già disputato, giusto un anno prima, l’11 novembre 1928, con larga vittoria pugliese per 3 a 0 (doppietta di Giustacchini e terzo gol di Pavanello).
E la Serie C, o, comunque sia stato ribattezzato negli anni, il terzo livello del campionato italiano, è stato lo scenario costante dei frequenti ed accesi confronti tra rossoneri e gialloblù. Unica eccezione, il Foggia – Juve Stabia giocato (sul campo neutro di Avellino, dopo la squalifica seguita all’invasione ed al lancio di razzi nella partita col Tricase) in C/2 il 18 marzo 2001 e che vide il successo degli ospiti per 2 a 1 (rete di Sanseverino per il Foggia).
Il primo incontro di campionato che si svolge in Puglia, appunto nella stagione 1929-30, vede una netta affermazione del Foggia, che inaugura una striscia di vittorie che sarà interrotta solo il 10 ottobre 1948, con uno 0 – 0 che consente agli stabiesi di guadagnare il primo punto in trasferta in Capitanata. E poi, ancora e solo vittorie allo Zaccheria, nel 1949-50 (4 a 2), nel 1950-51 (2 a 1), nel 1998-99 (3 a 1), quando, dopo quasi mezzo secolo, la squadra campana, ora denominata Juve Stabia, fa la sua ricomparsa allo Zaccheria, fino appunto al primo successo esterno delle Vespe nel 2001, ottenuto, ironia della sorte, in Campania.

Il 17 novembre 1929 le squadre si schierarono con le seguenti formazioni. Per il Foggia: Sarti III, Arnoldi, Di Luzio, Rossetti, Giustacchini, Mussi, De Rosa, Saracino, Marchionneschi, Vecchi, Pavanello. L’undici stabiese: De Prisco, Villani, Isaia, Barbato, Chiantini, De Nicola, Costa, Donnarumma, Amendola, Candela, Balduzzo. Andarono a segno De Rosa, al 29’ del primo tempo, Pavanello, al 10’ del secondo tempo, ed infine l’implacabile Marchionneschi a tre minuti dalla fine. Arbitro il signor Bellini di Padova.
Ecco come commentò ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’

La squadra rosso nera è riuscita ad allineare nuovamente Sarti 3 (purtroppo assente la domenica precedente, con la conseguenza di un pesantissimo rovescio, 0 – 4, in quel di Palermo, ndr), e tutta la inquadratura si è sentita più sicura anche per opportuni spostamenti che sono stati fatti in qualche reparto. La “Stabia”, però, non si è adattata subito alla sconfitta; agli attacchi vivaci e decisi portati dal quintetto al comando di Marchionneschi, ha reagito adeguatamente. Quindi niente da fare, fino a che De Rosa non apre la serie dei goals. La “Foggia”, con questa vittoria è arrivato a ridosso del “leader” della classifica: i rosa nero del “Palermo” oggi a due punti di distanza dalla squadra di Sarti.

Sarà però il Palermo a vincere il campionato e ad accedere alla Serie B. E sarà invece proprio lo Stabia ad affermarsi nel campionato di Serie C del 1950-51, con la vittoria nello spareggio promozione per la Serie B, disputato il 17 giugno 1951 in campo neutro a Firenze, proprio ai danni del Foggia, in quello che rappresenta senz’altro il match più importante di sempre nella lunga storia dei confronti tra Satanelli e Vespe.

Walter Guarini
(RIPRODUZIONE RISERVATA)

[Sull’mmagine di “copertina”: foto tratta dalla “Retrospettiva del calcio pugliese” di Peppino Calò; da sinistra a destra, Silgich, Baldi III, Pitacco, Labate, Pavanello. È la linea attaccante del Foggia 1932-33, che il 6 novembre 1932 infligge un severo 4 a 0 allo Stabia]

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