I campioni di Francia minacciano la punta: "O rinnovi o vai via... Altrimenti, stai in tribuna". L’Al Hilal disposto a fare follie per convincerlo

Marco Guidi

La telenovela è ufficialmente partita. Ieri pomeriggio, Kylian Mbappé si è allenato per la prima volta da (lussuoso) separato... a casa. L’attaccante del Psg, infatti, è rimasto a Parigi, mentre Luis Enrique e i compagni s’imbarcavano per il Giappone, prima meta della tournée asiatica dei campioni di Francia. La decisione forte è arrivata venerdì sera direttamente da Nasser Al-Khelaifi, presidente del club, indispettito dalle bizze del fenomeno di Bondy, sempre attratto dalle sirene del Real Madrid, che si è così ritrovato praticamente fuori rosa. Eppure Mbappé ieri non solo si è allenato, come da programma, al centro del Psg insieme agli altri “indesiderati”, ma all’uscita si è anche fermato a firmare autografi e fare foto con i tifosi. Segnale di serenità, sebbene il braccio di ferro tra i suoi legali e quelli della società dell’emiro del Qatar, Al Thani, sia entrato nella fase clou. Da una parte c’è, almeno formalmente, l’intenzione del giocatore di onorare il contratto in scadenza tra un anno, senza esercitare l’opzione di rinnovo sino al 2025 (decisione comunicata al Psg il 12 giugno), per maturare così il premio fedeltà (80 milioni di euro lordi) previsto nell’accordo siglato appena un anno fa e poi liberarsi da parametro zero, realizzando il sogno di vestire la “camiseta blanca” del Real; dall’altra, l’irritazione dei parigini, per cui o Mbappé firma il prolungamento sino al 2025 o deve partire in questa sessione di mercato, rinunciando ai benefit e accettando l’offerta più conveniente per i francesi. 

LA SITUAZIONE

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L’entourage di Kylian, alla minaccia di finire una stagione intera in tribuna, avrebbe risposto facendo spallucce, pur di arrivare a scadenza, intascare il corposo bonus e andarsene senza garantire un’entrata alla società. Un proposito che, però, si scontra con alcuni obiettivi fissati dallo stesso Mbappé: prendere parte a Euro 2024 e all’Olimpiade di Parigi. Come farebbe dopo un anno intero lontano dai campi? Questo lo sa il Psg, come il Real Madrid. I blancos sono il terzo incomodo nella questione. Per ora Florentino Perez e i suoi non gettano benzina sul fuoco, ma restano alla finestra. Pronti a entrare in scena al momento giusto con un’offerta per il cartellino che, si vocifera a Madrid, raggiungerebbe i 180 milioni di euro, bonus inclusi. Il Real la presenterà solo quando Mbappé e Psg saranno giunti alla conclusione comune di separarsi già questa estate. Per ora, manca l’assenso del giocatore, restio almeno di facciata a perdersi il premio fedeltà e impaurito dalle proposte che potrebbero arrivare sul tavolo di Al-Khelaifi da altri club. 

GLI ALTRI

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Tra questi, si registra già l’Al Hilal. I sauditi hanno pronta una proposta imminente da 200 milioni per il Psg e altrettanti per il campione. Mentre, secondo quanto raccontano i dirigenti parigini, Chelsea, Manchester United, Tottenham e... Milan si sarebbero interessati alla situazione di Mbappé. È chiaro che a Parigi conviene gettare nella mischia più squadre possibili, per dare l’impressione si sia creata una super asta. E pazienza se nel calderone finiscono anche opzioni improbabili, come quella rossonera. 

SOSPETTI

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Un’asta a cui dovrebbe sottoporsi anche il Real, la squadra che Kylian ha già scelto da tempo per il suo futuro. Al Psg, ça va sans dire, hanno il sospetto che dietro alle mosse dell’attaccante ci sia una precisa strategia coordinata con il Madrid. Del tipo: ti prendiamo gratis nel 2024 o insieme mettiamo i francesi all’angolo per venderti a noi subito, magari contribuendo a parte del premio. Così Mbappé non ci rimetterebbe soldi e il Real, che guarda caso non ha ancora sostituito Benzema, avrebbe il suo super acquisto un anno prima, pur pagandolo oro. I blancos sono reduci da annate molto positive a livello economico e potrebbero permettersi una follia da tempi passati. Quelli dell’era “galactica”, per intenderci. E galattico sarebbe di certo l’arrivo di Mbappé, il giocatore più forte del pianeta. E se invece lo strappo portasse davvero il Psg a “tribunare” Kylian per un anno intero? Ieri è sceso in campo anche il sindacato dei calciatori francesi, l’Unfp, prendendo posizione a favore del vicecampione del mondo e di tutti quei giocatori listati dai club come “indesiderati”. Sia l’attaccante della nazionale francese che il Real Madrid sono consci di quanto la situazione sia particolarmente spinosa per i parigini. Che Mbappé parta in estate, resti un anno da separato in casa o si liberi a zero nel 2024, il Psg ne uscirebbe comunque sconfitto. Mentre Kylian e i blancos sarebbero comunque destinati a vivere insieme, felici e contenti.

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