L’attaccante è diventato con 201 gol il bomber più prolifico di ogni tempo del Psg: "Sono concentrato sul Bayern. Il futuro? Per ora sono molto felice qui"
Un pizzico di ironia, una dose di buon umore e un una bella manciata di pragmatismo. Sono gli ingredienti che Kylian Mbappé utilizza con la solita consapevolezza quando c’è da parlare del suo futuro. Al Psg o altrove.
Anche quando c’è da celebrare il suo record di 201 gol con la maglia del club dell’emiro del Qatar dove il bomber “si sente felice, per ora”. Insomma, ogni parola va soppesata, visto che il Real Madrid è sempre in agguato.
PRIMATO
—Le dichiarazioni serali di Mbappé possono leggersi in double face. Sta lì tutta l’abilità del capocannoniere di Ligue 1 e ormai miglior marcatore della storia del club parigino, dopo la rete finale nel 4-2 al Nantes: “Fare questo record e giocare per il Psg per me, parigino di nascita, è qualcosa di speciale. E non ci avrei creduto se mi avessero detto che l’avrei fatto con la fascia di capitano (in seguito alla sostituzione di Marquinhos, ndr). Gioco per scrivere la storia e ho sempre detto che volevo scriverla in Francia, nella capitale, nel mio paese, nella mia città. È magnifico ma molto resta da fare. È un traguardo personale, ma sono venuto qui anche per quelli collettivi”.
FUTURO
—Ed è qui che il dente duole. Mbappé vuole la Champions, solo sfiorata nel 2020, quando il Psg perse la finale con il Bayern Monaco (0-1) che lo attende mercoledì, per il ritorno dell’ottavo di finale. Dopo che l’andata al Parco dei Principi è finita 1-0 per i bavaresi. Va ribaltato tutto: non impossibile, non scontato. Mbappé ci arriva con la determinazione di sempre, ma a chi gli chiede se la partita possa incidere sul suo futuro al Psg, risponde con ironia, in conferenza stampa: “Senza mancare di rispetto al club, se il mio futuro fosse legato alla Champions, me ne sarei già andato molto lontano”.
IL MA
—E siccome Mbappé non parla mai a vanvera ed è perfettamente cosciente dell’effetto delle sue parole sempre calibrate al millimetro, la battuta va soppesata con attenzione. Anche quando dice: “Sono felice al Psg”. Ma, c’è un ma che fa tutta la differenza, in conclusione della risposta: “Non penso che a far felice il Psg, per il momento”. Una puntualizzazione temporale che cambia ogni prospettiva, sapendo che da luglio, Mbappé deve valutare se far scattare o meno la clausola per il terzo anno del contratto sottoscritto la scorsa primavera. Se non lo facesse, l’attaccante potrebbe andarsene da svincolato tra poco più di un anno. Scenario che stuzzica già i media spagnoli che evocano un’offerta da 220 milioni da parte del Real per convincere l’emiro a vendere la sua stella che commentando il suo record aggiunge: “Gioco per momenti speciali come questo, per lasciare il mio nome nella storia, così qui tutti si ricorderanno di me”. Un’altra frase a doppio taglio.
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