Quanto si è disposti a mettere in palio per far avverare un sogno? Chiedere a Michael Keane, difensore dell'Everton, significa sentirsi rispondere "tutto". Anche con il rischio di finire in un incubo e senza ottenere il risultato sperato...
Quanto si è disposti a mettere in palio per far avverare un sogno? Chiedere a Michael Keane, difensore dell'Everton e della nazionale di Sua Maestà, significa sentirsi rispondere "tutto". Anche con il rischio di finire in un incubo. L'inglese ha infatti raccontato qualche tempo fa al Times di come la voglia di essere convocato per la Coppa del Mondo in Russia, a cui tra l'altro alla fine non ha preso parte, lo ha portato quasi a dover smettere di giocare a calcio. Tutta colpa di un infortunio, all'apparenza non troppo grave. Ma che, giocando sotto continua medicazione, poteva addirittura portare Keane all'amputazione del piede.
INFORTUNIO - Il difensore dell'Everton non è esattamente fortunato e negli ultimi anni ha frequentato spesso l'infermeria del club. Ma nulla può essere paragonato all'incubo passato durante la la stagione 2017/18. Tutto nasce da un intervento subito in una partita di League Cup contro il Sunderland. Che all'inizio sembra una semplice botta, al punto che Keane decide di giocarci sopra. "Ho continuato a giocare, ma sentivo che qualcosa non andava. I tacchetti dell'avversario avevano lasciato un buco sui miei scarpini. A fine primo tempo mi faceva male il piede, ma non ci ho fatto nulla e ho giocato il secondo tempo e quando ho tolto gli scarpini c'era sangue ovunque". Ma perdere il posto nell'Everton non è neanche in discussione, perchè c'è un mondiale da conquistare.
INFEZIONE - E quindi Keane continua a giocare, medicando la ferita che però nel frattempo si è infettata. Al punto che il calciatore è costretto a indossare scarpini di due numeri più grandi perchè il piede è gonfio e ha perso la sensibilità. "Riuscivo a colpire il pallone, ma non lo sentivo bene. Ho giocato bene contro il Burnley, ma dopo quella partita le cose sono decisamente peggiorate". E dopo il match contro l'Arsenal diventano davvero pericolose. L'infezione si è estesa alla gamba e Keane è costretto a correre in ospedale. "Se avessi continuato a giocare l'infezione sarebbe arrivata ancora più su e mi hanno detto che avrei anche potuto perdere il piede". Alla fine, dopo uno stop, Keane torna in campo, ma la ferita ci mette molto a guarire e le prestazioni ne risentono per tutta la stagione. E, beffa delle beffe, Southgate non lo convoca per il Mondiale. Cos'ha imparato da questa storia l'inglese? Pare...nulla. "Forse non è stata la miglior idea continuare a giocare, ma non ho rimpianti". Per una Coppa del Mondo, questo e altro.
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