E' stata resa nota la decisione di Nyon. I due club della galassia RedBird potranno giocare regolarmente Champions ed Europa League (ma a rischiare erano solo i francesi). Cambi nei rispettivi Cda: si defilano in tre, in quello rossonero due nuovi manager di RedBird

Marco Pasotto

Le mosse preventive, avvenute nell'ultimo periodo, hanno dato i loro frutti: Milan e Tolosa potranno entrambe partecipare regolarmente alle rispettive coppe europee della stagione che sta per iniziare. Il potenziale conflitto di interessi dipendeva dal fatto che entrambi i club hanno (avevano, prima che il Tolosa vi mettesse mano) RedBird come proprietà direttamente riconducibile e la Uefa non ammette che due società del medesimo proprietario possano competere nella stessa manifestazione, né in quelle direttamente collegate. Quindi: Milan in Champions e Tolosa in Europa League non si sarebbe potuto fare. Anche se va sottolineato che, in un caso come questo, a rischiare l'esclusione sarebbe stato soltanto il club francese. Nelle scorse settimane però ci sono state delle modifiche apportate nell'organigramma del Tolosa, come le dimissioni di Gerry Cardinale dall'incarico di amministratore della società francese, dimissioni ratificate da un Cda dal quale successivamente si sono sfilati anche tre consiglieri - Alec Scheiner, Niraj Shah e Isaac Halyard -, che comparivano simultaneamente anche nel Cda rossonero. I tre si sono dimessi anche dal Consiglio rossonero, e sono stati sostituiti da due nuovi componenti: si tratta di Robert Klein e Kevin LaForce, entrambi manager del gruppo RedBird (Klein ne è formalmente il presidente, LaForce è managing director e in particolare ha esperienza nel campo dello sport Usa e dei media).

il dispositivo

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Gli aggiustamenti societari sono dunque andati a buon fine e la Uefa ha emesso il suo dispositivo: "A seguito dell’implementazione di modifiche significative da parte dei club e dei relativi investitori, la Prima Camera del CFCB ha accettato l’ammissione dei suddetti club alle competizioni UEFA per club per la stagione 2023/24. Il CFCB ha rilevato che le modifiche significative implementate hanno portato i club a conformarsi alla regola della proprietà multi-club, considerando che ad oggi: Nessun club, direttamente o indirettamente, detiene titoli o azioni di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club; Nessun club è membro di un altro club che partecipa a una competizione UEFA per club; Nessuno ha alcun potere o è contemporaneamente coinvolto, direttamente o indirettamente, a qualsiasi titolo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di più di un club che partecipa a una competizione UEFA per club; E Nessuno ha il controllo o un’influenza decisiva su più di un club in una competizione UEFA per club. Più specificamente, i cambiamenti significativi che sono stati implementati riguardano la proprietà, la governance e la struttura finanziaria dei club interessati. Questi cambiamenti limitano sostanzialmente l’influenza e il potere decisionale degli investitori su più di un club, garantendo il rispetto della regola della proprietà multi-club". Si legge ancora, fra le motivazioni: "Alcune delle azioni significative intraprese includono una significativa riduzione della partecipazione azionaria degli investitori in uno dei club, o trasferimento del controllo effettivo e del processo decisionale di uno dei club a un soggetto indipendente". Quest'ultima parte sarebbe quella che ha messo in atto il Tolosa. Soddisfazione quindi, specialmente in casa francese ma anche di RedBird, su un verdetto sul quale di base veniva  nutrito un certo ottimismo.

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