"Oltre al Barcellona ho ricevuto altre offerte interessanti, ma Allegri mi ha trattenuto - ha spiegato l'attaccante ora all'Atletico Madrid -. Pensavo che con Vlahovic non avrei trovato spazio, invece mi sono adattato alle richieste"

"Non ho mai avuto alcun problema con Simeone - racconta alla radio spagnola "El Larguero" l'ex juventino Alvaro Morata - , a volte ci scherziamo su questa cosa: il mio rapporto con lui è fenomenale, è il mio capo e c'è rispetto". L'attaccante, tornato all'Atletico Madrid dopo due anni in prestito alla Juve, ci tiene a fare chiarezza sul suo rapporto col Cholo. "Quando sono andato via gli ho scritto: `mister, la mia stima e il mio rispetto per te sono incredibili, è stato un piacere potermi allenare e convivere con te e spero di rivederti in futuro´. Le voci su un presunto cattivo rapporto fra di noi non so da dove siano uscite. Con poche persone nel mondo del calcio ho avuto brutti rapporti. Semmai ci sono stati confronti fra adulti che vogliono il meglio per la squadra".

Il ritorno

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In estate, dopo il mancato riscatto da parte della Juve, è tornato ai Colchoneros: "Alla fine la Juve non mi ha comprato e la possibilità di tornare all'Atletico c'è sempre stata. Io ho visto tutte le partite dell'Atletico e ho continuato a parlare con tanti miei compagni, sapendo che c'era la possibilità di tornare. Ci sono pochi posti migliori dell'Atletico dove essere felice. Mi sento fortunato a essere qui". La squadra è ora settima, con 10 punti in sei gare.

Amarcord Juve

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"Alla Juventus mi sono sempre sentito voluto bene, ma credo molto al destino e mi manca vincere qualcosa con l'Atletico. Sapevo già che sarei tornato, anche durante la scorsa stagione lo avevo già detto a mia moglie e alla mia famiglia". Sull'opzione Barcellona: "Sì, c'è stata l'opportunità di andare. Ho anche parlato con Xavi. Ma la verità è che oltre al Barcellona ho avuto altre quattro-cinque buone possibilità: arrivato Vlahovic pensavo non avrei giocato tanto. Ma ho parlato con Allegri e mi ha detto che non mi sarei mosso dalla Juve, che avrei dovuto giocare con Vlahovic, largo a sinistra: per me era uno sforzo, ma alla fine ho dimostrato di poterlo fare. È stato un peccato aver perso la finale di Coppa Italia contro l'Inter".

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