Il tecnico della Roma, alla vigilia della semifinale di andata europea contro il Bayer Leverkusen, ha parlato anche delle voci di mercato che lo riguardano
"Se dal Psg mi cercano non mi hanno trovato, non hanno parlato con me". Ai microfoni di Sky Sport, José Mourinho risponde così a una domanda sulle voci provenienti dalla Francia che lo vogliono in pole position per la panchina della squadra parigina della prossima stagione. È l'unica "distrazione" che si concede il tecnico della Roma, poi in conferenza parlerà solo della sfida di domani in Europa League. Niente ritiro, una sacrosanta voglia di proseguire la cavalcata in coppa e la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per preparare al meglio la doppia semifinale con il Bayer Leverkusen. È la sintesi del Mourinho pensiero, che dalla sala stampa di Trigoria non si sbottona sulla formazione che scenderà in campo contro gli uomini di Xabi Alonso. Anzi, nonostante i segnali positivi fatti registrare da Paulo Dybala nelle ultime ore, il tecnico - forse mettendo in atto un po' di strategia - non si sbilancia parlando delle condizioni del numero 21: "Dybala titolare? Non lo so. Vediamo domani, in questo momento la sensazione è no. Non voglio però che domani si dica che io sono bugiardo, dico che penso di no. Vediamo domani". Trapela pessimismo invece riguardo il possibile recupero di Chris Smalling per la gara di ritorno: "È in perfette condizioni per andare in panchina domani (spiega ridendo amaramente, ndr). Per il ritorno vediamo, non me lo aspetto nelle prossime 2-3 partite. Magari succede qualcosa di imprevedibile. Se arriviamo a Budapest invece penso che ci sarà".
XABI ALONSO
—Per riuscire a disputare la seconda finale europea consecutiva però, c'è prima da battere il Bayer dell'ex allievo Xabi Alonso. Una squadra che ha fatto del gioco in contropiede il suo punto di forza: "Ho avuto sempre un rapporto fantastico con Xabi sia da allenatore sia da giocatore, mi farà un piacere enorme stare con lui prima e dopo la partita, durante il match giocare contro di lui non sarà diverso da qualsiasi altro incontro. Di sicuro il suo Bayer Leverkusen è la squadra che ho visto giocare meglio in contropiede in Europa quest'anno. Dimostra una qualità che per me è importante: il pragmatismo di giocare in un modo più adatto alle qualità dei suoi giocatori. Ha 5-6 giocatori che potevano correre i 100 metri contro Jacobs, difende e fa contropiede in maniera perfetta. Fermarli è quasi impossibile".
ROSA
—Inevitabile invece un passaggio sulla profondità della rosa giallorossa e la possibilità di competere con "corazzate" molto più attrezzare per lottare su più fronti: "La squadra, senza infortuni e squalifiche, ha qualità sufficiente per fare quello che stava facendo, stare seconda, terza, quarta in campionato e qualificarsi in Europa League. Ogni volta che voi mi fate la domanda sugli obiettivi della Roma, anche nei momenti senza infortuni, squalifiche e stanchezza, dico sempre la stessa cosa: dipende. Quando abbiamo problemi non abbiamo una rosa. Quando non abbiamo problemi e siamo tutti al top, giocando una partita a settimana, abbiamo qualità - spiega lo Special One - non abbiamo 25 giocatori uguali". Mourinho entra nel dettaglio con esempi concreti, prendendo in esame la rosa dell'Inter (reduce dalla vittoria all'Olimpico proprio con i giallorossi): "La Roma non può permettersi infortuni, c'è una situazione limite perché Solbakken non è potuto entrare nella lista di Europa League e non ha potuto farlo per il FFP. Non c'è un'accusa a nessuno, non c'è nessun problema, l'unico problema è che hai visto l'Inter che ha giocato con Lukaku e Correa titolari e oggi giocano Dzeko e Lautaro. Io non posso farlo. Quando hai problemi, stanchezza e infortuni non arrivi. Devi avere la stagione perfettissima per non avere infortuni e squalifiche, questo non esiste. Quando eravamo lì con tutti disponibili, Paulo che segnava, Smalling che giocava da dio, io dicevo che non sapevo quando questa cosa sarebbe finita, ero la voce dell'esperienza, non della critica. Nell'Inter si è infortunato Gosens, ha giocato Dimarco, ha finito con Darmian. Io avevo Missori, Faticanti, Cherubini e non so chi altro. Non è una critica, è la realtà. Se noi siamo fuori dalle competizioni europee a dicembre, oggi siamo secondi o terzi, perché non c'è stanchezza, non ci sono tanti infortuni. Se fossimo stati ottavi in campionato, avrei messo tutto sulla coppa e oggi saremmo in una situazione migliore. Siamo vittime del bene che i calciatori hanno fatto in stagione. Possiamo vincere o no, andare in finale o no. Qualcuno dirà che se non andiamo in finale non è una stagione buona, al di là dei risultati per me è una stagione fantastica".
Il Bayer
—Ma il portoghese prende in esame anche la rosa del Bayer: "Il Bayer ha tantissime opzioni, Hudson-Odoi e Schick sono infortunati e per loro non è un problema. Per noi ogni infortunio è un problema, abbiamo bisogno del massimo potenziale e non lo abbiamo. Però andiamo lì domani per il primo tempo, il secondo a Leverkusen e vediamo se lì potremo avere un giocatore in più ad aiutarci. O andiamo in finale o perderemo lasciando tutto in campo". Dunque, con cinque punti di distanza dal quarto posto e quattro partite di campionato ancora da giocare, Mourinho pare intenzionato a fare all in sull'Europa League. E la conferma arriva direttamente dal tecnico: "Certo. E qualcuno sarà veramente contento, più di qualcuno".
SPINAZZOLA
—Dopo Mourinho è stato Leonardo Spinazzola a intervenire in conferenza stampa. Il terzino giallorosso è tornato sull'errore che ha propiziato il vantaggio dell'Inter durante la sfida di sabato scorso: "Volevo attaccare e far male agli avversari invece è successo il contrario. L'intenzione era anticipare un possibile passaggio. Dispiace ma sono errori dai quali è importante riprendersi. Il mio ruolo è a sinistra, se non c'è proprio nessuno ci gioco ma il mio ruolo è lì a sinistra". Spina invece non si sbilancia sul proprio futuro, nonostante il suo contratto con la Roma scada nel 2024 e - al momento - il club non ha intavolato alcuna trattativa per un eventuale rinnovo: "Non saprei cosa rispondere. Il mio futuro è tornare ora a casa, dare un bacio a mio figlio, e la partita di domani. Non ha senso parlarne ora, ci sono ancora partite importanti".
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