Il tecnico del West Ham alla vigilia della finale di Conference: "Italiano ha fatto un ottimo lavoro. Noi siamo fermi da 10 giorni ma avendo giocato 56 partite in stagione non penso sia un problema"

Dal nostro inviato Giacomo Detomaso

"Siamo impressionati dalla Fiorentina, ha già giocato la finale di Coppa Italia, il loro allenatore (Italiano, ndr.) ha fatto un ottimo lavoro in poco tempo. Le squadre italiane sono sempre difficili da affrontare".

L’allenatore del West Ham David Moyes ne ha viste tante. Per rendere l’idea, è stato lui a far esordire il 16enne Wayne Rooney in Premier League ai tempi dell’Everton. Nella bacheca dello scozzese, però, c’è solo un Community Shield, vinto appena arrivato al Manchester United, quando fu il primo a subentrare (con scarsi risultati) a Sir Alex Ferguson.

niente rivincita

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La finale di Conference League con la Fiorentina, però, non la vede come una rivincita personale: "Questo è il momento più importante della mia carriera. Ma qualche finale l’ho giocata, ho ottenuto delle promozioni. Se sono un allenatore di calcio da tutto questo tempo significa che sto facendo qualcosa di buono. Ci sono tanti allenatori giovani là fuori, ma bisogna vedere se saranno in grado di restare 20 o 25 anni nel settore". Per il West Ham, quella di Praga sarà la prima sfida ufficiale dopo dieci giorni di inattività, a differenza della Fiorentina che ha giocato l’ultima di Serie A lo scorso venerdì: "Abbiamo alternato riposo e allenamento - spiega lo scozzese - Siamo andati in Portogallo per due o tre giorni, ci siamo allenati e divertiti. Credo che abbiamo giocato 56 partite in questa stagione in tutte le competizioni e l'anno scorso abbiamo superato le 60. Abbiamo lavorato per essere pronti al match, non credo che la pausa di 10 giorni sia un problema".

differenze

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Moyes viene anche stuzzicato sulle differenze tra il calcio giocato nei due Paesi che si contenderanno il trofeo: "Penso che ci siano due culture diverse, il livello della Serie A è molto buono al momento, ma la Premier League è davvero difficile. Ho comunque piena fiducia che la nostra squadra possa fare le cose nel modo giusto, imparare dalla scorsa stagione (quando fu eliminata in semifinale di Europa League per mano dell’Eintracht, ndr.) e lottare per tutto ciò che è possibile".

soucek e bowen

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Prima di Moyes, è toccato a due colonne del West Ham rispondere alle domande dei giornalisti: il mediano Tomas Soucek e l’ala Jarrod Bowen. Per Soucek, nazionale ceco, cercato in passato dalla Fiorentina come da lui stesso confermato, sarà una partita ancora più speciale: l’Eden Arena è stato il suo stadio nella prima parte della carriera, quando vestiva la maglia dello Slavia Praga: “Quando mi sono reso conto un anno fa che la finale si sarebbe giocata qui mi sono detto ‘dobbiamo farcela!’. E ora ho la chance di sollevare il trofeo in questa città, sarà speciale”. Bowen, invece, è da poco diventato padre di due gemelle: “Saranno allo stadio, voglio segnare per loro. Fare due gol sarebbe notevole, ma mi accontenterei di uno”. Massimo rispetto per l’avversario da parte dell’inglese: “Chiaramente abbiamo studiato la Fiorentina, non si arriva in finale per caso. Ci siamo preparati bene, loro hanno segnato tanto nella competizione, cercheremo di limitarli”. E se si arrivasse ai rigori? “Saremmo pronti anche in quel caso, ci siamo allenati, anche se è difficile replicare la pressione che ci sarebbe in finale”. Non disturba invece la notizia che il capitano Declan Rice con ogni probabilità lascerà la squadra in estate: “La concentrazione è tutta sulla finale, vogliamo vincerla insieme".

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