L'allenatore Bruce stronca il gossip: "Altro che contrasti con me, venite e vedere come sono ridotti. Esausti dopo una camminata..."
Newcastle: bella città, la Scozia a un passo, il vallo di Adriano, popolazione simpatica e esuberante, un club di calcio – quattro campionati, sei FA Cup e una Coppa delle Fiere tra i suoi titoli - perennemente instabile. Il 2020 ha ribadito il concetto: salvezza in scioltezza dopo previsioni pessimistiche; la trattativa con il fondo sovrano dell’Arabia Saudita che ha illuso la tifoseria ansiosa di sbarazzarsi del detestato proprietario Mike Ashley, ma è poi saltata per le pressioni delle organizzazioni dei diritti umani; infine il Covid 19.
Il virus ha picchiato duro da queste parti. A novembre, chiusi il centro tecnico per qualche giorno e rinviata la partita con l’Aston Villa: diversi giocatori tra i positivi. E ora, causa gossip, l’allenatore, Steve Bruce - non gradito a una parte della tifoseria - costretto a raccontare il calvario di due calciatori colpiti dal Covid 19 per smentire i pettegolezzi degli ultimi giorni sui social, in cui si insinuava che dietro le lunghe assenze dell’attaccante Allan Saint-Maximin, 23 anni e del capitano Jamaal Lascelles, 27, ci fossero, in realtà, tensioni con il coach.
Effetti virus
—E’ stato lo stesso Bruce, alla vigilia dei quarti di Coppa Lega in programma oggi sul campo del Brentford, a raccontare che cosa stia accadendo: "Lascelles e Saint-Maximin stanno ancora facendo i conti con il Covid. Dopo mezz’ora di camminata sono esausti e devono mettersi a letto. Hanno ulcere e piaghe alla bocca. Vomitano spesso. Sono molto deboli. Se qualcuno non ha ancora ben chiaro che cosa sia il Covid, può venire da noi per rendersi conto della situazione. Parliamo di atleti, di gente sana. E in questo caso di due calciatori di 27 e di 23 anni". Sui social, Saint-Maximim ha confermato: “Nessun problema con il coach, anzi, andiamo d’amore e d’accordo”.
Variante inglese
—Il Covid, o la sua variante inglese, stanno colpendo duro il calcio made in England. Millwall (Championship) e Ipswich (League One) sono stati costretti a rinviare le due prossime gare di campionato. Nel caso dell’Ipswich, è ko anche l’allenatore, Paul Lambert: in totale sei positivi tra giocatori e staff. Nell’ultimo giro di tamponi effettuato dalla Premier, tra il 14 e il 20 dicembre, 1.569 test in totale, sono emerse sette positività. Per questa ragione, la finale della Coppa di Lega è stata spostata da febbraio a aprile 2021: la speranza è che per quel giorno, grazie anche alla vaccinazione di massa iniziata l’8 dicembre, Wembley possa riaprire le porte al pubblico.
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