Neymar, nessuna sorpresa alla Mbappé: andrà via, ecco dove può finire

Un passo dopo l'altro, verso l'addio. Se tra Mbappé e il Psg è tornato in auge un certo feeling, tra Neymar e il club parigino la storia sembra agli sgoccioli. Il brasiliano, non convocato ieri da Luis Enrique, è deciso a lasciare la capitale francese e dire addio al club che l'aveva pagato ben 222 milioni di euro, nel 2017, rendendolo il giocatore più caro della storia del calcio. Un record tuttora. Ma l'amore, in fondo, non è mai sbocciato con il Psg e a 31 anni, Neymar è pronto a trasferirsi altrove. L'Al Hilal si è fatto avanti con un'offerta importante, secondo i media francesi. E i vertici parigini hanno già spalancato la porta, a condizione di non perderci soldi. 

note

Così, mentre al Parco dei Principi, ieri sera a margine dello 0-0 con il Lorient, andavano in scena le prove tecniche di pace tra Mbappé e il presidente Al Khelaifi, per Neymar cominciava il valzer dell'addio. Anzi, più che altro su note di musica sudamericana, come postato dal giocatore dalla sua villa di Bougival dove, mentre i compagni disputavano la prima di campionato, lui si godeva un concertino con familiari e amici. Insomma, il fuoriclasse è ben lontano dalle questioni di campo, da dove Luis Enrique l'ha escluso non convocandolo: un chiaro messaggio, ha sottolineato il tecnico, per capire su quali giocatori conterà per il resto della stagione.

ponte

Nelle ultime ore, per i media francesi, c'è stata dunque un'accelerata con l'Al Hilal fattosi avanti con una proposta di cui non si conoscono ancora i dettagli. Il club saudita in ogni caso aveva offerto un biennale da 400 milioni di euro a Mbappé, e 300 al Psg. Cifre che potrebbero ispirare, seppure al ribasso, la nuova trattativa con club e il brasiliano, sotto contratto fino al 2027 a 30 milioni netti. L'entourage di Neymar conferma i contatti, ma non esclude neppure una pista che porta nella Mls di Messi. E rimane in sottofondo l'ipotesi di un accordo ponte di una stagione con il Barcellona, dove Neymar sogna di tornare, nonostante le difficoltà finanziarie dei catalani. Uno scenario già evocato per Messi, prima che l'argentino decidesse semplicemente di migrare a Miami.