Il gruppo degli azzurri si apre con il successo degli africani per 2-1 dopo l’iniziale vantaggio dominicano su calcio di rigore. Decisivi un’autorete di de Pena e un clamoroso errore di Boatwright. Nel gruppo C, Israele si arrende nel recupero 2-1 dopo il vantaggio di Tugerman
La Nigeria c’è, gli Azzurri sono avvisati. Nella partita inaugurale del gruppo D, lo stesso di Italia e Brasile, i nigeriani rispettano i favori del pronostico liquidando la Repubblica Dominicana con un gol per tempo. L’undici di Bosso domina in lungo e in largo grazie a un attacco pimpante e veloce, soprattutto sulle corsie esterne, ma per portare a casa i tre punti ci vuole l’harakiri della difesa avversaria dopo una strenua resistenza. Nel 2-1 africano brillano Sunday e Lawal, ma negli ultimi 20’ c’è spazio anche per il 18enne mediano rossonero Eletu, 38 presenze con la Primavera quest’anno (di cui sei in Youth League). Nel gruppo C la spunta la Colombia nonostante una prova al di sotto delle aspettative, frutto di un rigore di Cortes e una zampata di Puerta in pieno recupero.
NIGERIA-REP. DOMINICANA 2-1
—Partita in salita per i nigeriani, che “regalano” il primo quarto d’ora agli avversari e soprattutto un rigore (concesso dopo il check del Var) per un intervento scomposto su de Pena: destro vincente di Azcona, il trequartista dell’Inter Miami su cui punta tutto il tecnico Benitez per illuminare il gioco, e vantaggio a sorpresa dei centroamericani. Ma resterà a lungo l’unico, isolato tiro verso la porta africana, perché dal 20’ in poi la squadra di Bosso sale in cattedra facendo valere il maggior tasso atletico e tecnico. I nigeriani riacciuffano subito il pareggio grazie a una sciagurata autorete di de Pena su calcio d’angolo (22’), ma conquistano anche il centrocampo e il pallino del gioco. Gli africani iniziano a spingere con insistenza sulla corsia destra, dove le giocate di Muhammad e soprattutto Sunday mandano spesso in tilt la difesa avversaria. I dominicani passano raramente la propria metà campo, eppure resistono fino al 70’, vale a dire fino al clamoroso errore in disimpegno di Boatwright: il suo appoggio al portiere diventa un perfetto assist per Lawal, che supera Valdez firmando il meritato 2-1 nigeriano che vale i primi tre punti nel gruppo D.
ISRAELE-COLOMBIA 1-2
—Ritmi bassi e andamento imprevisto allo stadio Diego Armando Maradona di La Plata, dove Israele mette a dura prova una Colombia decisamente sottotono e imballata. Chi contava di gustarsi le giocate di Asprilla, Mantilla, Puerta e Cabezas, i quattro “gioiellini” di Cardenas, ha invece ammirato le geometrie e la dedizione dei ragazzi di Haim, assoluti protagonisti nei primi 45’. Tutte le occasioni sono infatti di marca israeliana, con Marquines decisivo nel mantenere il punteggio in equilibrio: il portiere colombiano dice di no a Tugerman dopo 10’ per ripetersi al 42’ su Abed, mentre al 19’ è Khalaili a gettare tutto al vento con un tiraccio da posizione favorevole. Nel frattempo, nessuna traccia della Colombia salvo uno innocuo possesso palla. Così gli israeliani vengono premiati poco prima dell’ora di gioco, complice un intervento falloso in area di Camargo: Tugerman esegue con precisione e firma il vantaggio poco prima dell’ora di gioco. La beffa, però, è dietro l’angolo. Perché nonostante la debole reazione, i sudamericani pescano il doppio “jolly” nel finale: prima un rigore concesso dal Var dopo un conciliabolo di 4’ e la trasformazione di Cortes, poi, al terzo minuto di recupero, l’improvviso bolide di Puerta che s’infila all’angolino basso per il sorprendente vantaggio colombiano. Per i “cafeteros”, tre punti piovuti dal cielo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA