Senza storia. Non solo per i gol, nati quasi tutti da macroscopici errori dei singoli, ma anche per la difficoltà nel palleggio e nel tenere il pallone alto in zona d’attacco. Il Foggia perde con un netto 4-0 ad Avellino, per le reti di Fella (doppietta), Maniero e De Francesco. Una mazzata per il morale della squadra, che ha comunque raggiunto virtualmente la salvezza (in inverno), ma che adesso, dopo due sconfitte, si trova davanti all’ostacolo capolista Ternana e il Derby con il Bari, con due sconfitte già sul groppone

FORMAZIONE – Al rientro dal turno di squalifica è Dell’Agnello a guidare l’attacco del Foggia, con alle spalle il trequartista Curcio, al rientro da titolare dopo lo scampolo di gara contro il Catanzaro. A centrocampo Morrone è preferito a Garofalo e Rocca (ancora non al top). Squalificato Fumagalli, è il giovane Di Stasio (all’esordio stagionale dopo l’operazione alla spalla) a difendere la porta rossonera.

PRIMO TEMPO – L’Avellino parte bene e in un minuto, attorno all’11’, sfiora due volte il gol e ottiene il vantaggio. Prima, su un lancio lungo Maniero supera con una sterzata Galeotafiore e si presenta davanti al portiere, ma al momento del tiro viene anticipato e Di Stasio respinge. Lo stesso portiere si supera qualche secondo dopo, con una grande parata su colpo di testa di Maniero: palla toccata con la mano e spedita sotto la traversa, poi rimbalza sulla linea e rientra in campo. Sulla prosecuzione Carriero calcia dalla grande distanza ma sulla traiettoria, destinata a lato, Fella ci mette il piede e trafigge il portiere. Al 16′ ancora Carriero ci prova dalla distanza ma la palla si alza di un metro sulla traversa. Poco dopo, su cross di Di Jenno, Tito per poco non commette autorete (sulla pressione di Kalombo), ma il portiere dell’Avellino respinge sulla linea di porta. Sarà questa l’unica azione dei rossoneri nella partita. Anche perché al 18′ l’Avellino raddoppia. Vitale si avventura in dribbling sulla trequarti difensiva, perde il contrasto con Maniero, che calcia dalla distanza per sorprendere il portiere e ci riesce. Intervento impreciso (solo un tocco al pallone) e sfera nel sacco. La partita è virtualmente finita. Al 26′ Curcio ci prova in penetrazione, arriva fin sul fondo ma da posizione defilatissima non serve la sfera al centro e calcia forte sul primo palo, trovando il corpo del portiere a respingere. Al 35′ Tito (ex della gara) soffia palla a Galeotafiore e parte in contropiede Coast to coast. Arriva sul fondo e serve sul secondo palo un cross che Fella deve solo spingere in rete, ma l’attaccante, solo davanti alla porta vuota, con la testa manda incredibilmente a lato. Al 43′ lo scatenato Fella ci prova ancora con un con un tiro a giro dal limite che esce di poco a lato.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa il Foggia prova a ribaltare l’inerzia. Dopo pochi minuti Kalombo cade in area e chiede il rigore ma l’arbitro lascia continuare. A spegnere ogni velleità ci pensa ancora una volta Fella. Sugli sviluppi di una punizione incorna di testa e triplica. Al 54′ il subentrato D’Angelo ci prova dalla distanza e la palla si alza di pochi centimetri sulla traversa. Al 70′ Di Stasio respinge in angolo una conclusione ravvicinata di D’Angelo. Il portiere si ripete su una conclusione dalla distanza di Aloi, messo in angolo. Sugli sviluppi dello stesso Kalombo allontana di testa ma serve De Francesco, che al volo segna il quarto gol. All’82’ Bernardotto ci prova con un tiro dal limite ma la mira è di poco sbagliata. Poi il niente. Notte fonda.

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