Rilasciato l'audio che ha confermato l'annullamento del gol di Luis Diaz al Tottenham, anche se le immagini avevano detto il contrario

dal nostro corrispondente Davide Chinellato

“Oh c…”. Darren England, il Var di Tottenham-Liverpool, ci mette un po’ ad aver capito di aver fatto un errore. Ma una volta realizzato che il gol di Luis Diaz, quello che aveva appena controllato all’occhio elettronico, non è stato dato anche se l’attaccante del Liverpool non era in fuorigioco come inizialmente segnalato in campo, l’esperto arbitro capisce che quell’errore è madornale. “Oh C…”. È un errore che in Inghilterra ha rimesso la Var nel mirino, con richieste da più parti addirittura di abolire la soluzione che avrebbe dovuto mettere fine a tutte le polemiche e cancellare gli errori dei fischietti e che invece viene sempre più percepita come il nemico pubblico numero 1 della Premier ad ogni richiesta di scuse. Nemmeno la decisione del comitato arbitrale di rendere pubblico il dialogo della Var durante la revisione del gol sembra aver calmato le acque. Anzi, potrebbe renderle ancora più agitate, visto lo sconfortante quadro che ne emerge, a cominciare dalla mancanza di comunicazione.    

LA DECISIONE

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L’arbitro è Simon Hooper, il Var è Darren England, il suo assistente Cook. L’audio delle comunicazioni nell’episodio del gol annullato a Diaz (col Liverpool già in 10 e la partita ancora sullo 0-0, il Tottenham avrebbe poi vinto 2-1) è accompagnato dalle immagini di quello che succede in campo. Diaz segna, l’assistente segnala all’arbitro che l’attaccante dei Reds per lui è in posizione di offside e Hooper annulla. A quel punto entra in scena England, il Var, che come succede per ogni rete comincia la revisione dell’episodio. Le immagini sono abbastanza chiare: Diaz è in posizione regolare. Per determinarlo basta l’uso della linea in 2D, che fa vedere chiaramente che Romero tiene in gioco l’attaccante del Liverpool. “Check complete”, controllo completato, annuncia England.     

L’ERRORE

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I problemi però cominciano qui. “In un momento di mancata concentrazione e perdita di attenzione - spiega il comitato arbitrale -, il Var dimentica la decisione presa in campo e comunica Check Complete, frase che conferma quanto deciso sul terreno di gioco. E lo fa senza comunicare col suo assistente”. La partita riprende dallo 0-0, senza gol. È l’addetto al replay che segnala a England che qualcosa non funziona. “Aspetta, in campo avevano dato gol annullato. Va bene così?” chiede a Dan Cook, l’assistente Var. Mentre Tottenham e Liverpool riprendono, Cook è il primo a capire. “Abbiamo sbagliato, Daz”, dice al Var. “Oh c..” risponde England. Il fatto che il gol è regolare non viene mai comunicato ai quattro ufficiali di campo. Var e assistente, istigati dall’addetto al replay, cercano di capire se la partita può essere interrotta per rimediare all’errore. “Non possiamo farci più niente” dice England, prima di imprecare di nuovo.   

CONSEGUENZE

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La Var resta nella bufera. Anche se il comitato arbitrale ha chiesto scusa al Liverpool immediatamente dopo la fine della partita. Anche se England e Cook, che due giorni prima di questa partita erano ad arbitrare negli Emirati Arabi, sono stati sospesi. Anche se il comitato arbitrale ha ribadito che “l’efficienza non può andare al discapito dell’accuratezza” e cercherà di migliorare i protocolli di comunicazione tra Var, assistente Var e quaterna arbitrale. Resta che il Liverpool si sente derubato, che la moviola in campo ha fatto un altro passo falso. E questo audio, diffuso nel nome della trasparenza, rischia di aver gettato ulteriore benzina sul fuoco.

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