Un banco di prova impegnativo. L’ennesimo di questo inizio di stagione. Foggia – Crotone dovrebbe essere sulla carta un impegno proibitivo, ma i rossoneri, alla ricerca di punti salvezza, non possono permettersi di fare distinzioni tra avversari. Lo esigono i numeri. Il Foggia ha sei punti (uno di vantaggio sulla zona playout), ma nel bottino messo da parte da Garofalo e compagni c’è solo una vittoria, quella della seconda di campionato contro il Sorrento. Poi solo pareggi e sconfitte. Se questo dato non fa star sereni, figuriamoci quello dei gol segnati. Sono cinque in otto partite (quasi una rete ogni due match) e di questi solo due sono stati messi a segno da componenti del reparto offensivo (D’Amico con la Casertana e Ilicic su rigore contro l’Atalanta U23).

Poco, troppo poco, anche per chi vuole puntare alla semplice salvezza. Da dove deve ripartire quindi il Foggia? Innanzitutto dalle cose che sa fare meglio e tra queste c’è la difesa. Tolta la partita d’esordio con il Catania con il suo pesantissimo 6-0, nei restanti sette incontri i ragazzi di Delio Rossi hanno subito solo sei gol, al pari delle migliori difese del campionato. Certo, a questo ha contribuito anche la giornata super di Borbei a Caravaggio contro l’Atalanta, ma i numeri sono chiari.

Il secondo step, quello probabilmente più importante, è quello di trovare finalmente un feeling con il gol. Cosa apparsa alla stregua di un’impresa in questo inizio di stagione. Le cause? Tante, ma certo è che se non si presidia l’area avversaria difficilmente si possono avere chance di segnare. Bisogna portare più uomini negli ultimi sedici metri, o per disposizione in campo (un attaccante in più) o con gli inserimenti dalle retrovie di una mezzala.

Vista la prova di Caravaggio e il passaggio al modulo 3-4-2-1, sembra poter essere questa la strada scelta dal tecnico Delio Rossi. Una strada che permetterebbe di presidiare maggiormente la trequarti avversaria, ma anche di fornire il necessario supporto a Sylla, attaccante che non ha brillato sin qui sotto porta, ma che ha denotato una grande capacità di difendere la palla, giocare di sponda e tenere alta la squadra. Con un uomo vicino a lui (e talvolta con due) ogni pallone toccato dal centravanti potrebbe essere (finalmente) potenzialmente pericoloso.

Sia chiaro, però. Per ogni medicina (in questo caso contro il mal di gol) c’è una controindicazione. Con il 3-4-2-1 il Foggia perderebbe lo slot per il play, per il Petermann (ora infortunato) della situazione e di conseguenza perderebbe qualcosa in fase di copertura e di impostazione dal basso. Raddoppierebbero, in tal caso, i compiti dei due mediani.

Basterà tutto questo per avere ragione di un Crotone che si presenta allo Zaccheria con la seconda miglior difesa (8 subiti, dietro solo al Cosenza con 7) e con il secondo miglior attacco (15, dietro solo al Casarano) del campionato? Spetterà al campo dirlo, ma di sicuro, per il Foggia, non sarà un compito facile.

FOGGIA – Cambio modulo o ritorno al passato? Con questo interrogativo il Foggia Calcio si appresta a vivere la vigilia del match contro il Crotone. Nell’ultimo match disputato contro l’Atalanta U23, spinto dall’emergenza, il tecnico Rossi ha optato per un offensivo 3-4-2-1 e la scelta, vista anche l’assenza del mediano Petermann (infortunio) potrebbe essere confermata. Anche perché c’è il recupero di pedine importanti nello scacchiere rossonero. Sarà della partita, infatti, il trequartista D’Amico, il laterale Morelli e probabilmente (forse non dall’inizio) il centrocampista Castorri. Non saranno del match Byar (con il Marocco ai Mondiali U20), Bignami, Rizzo, Petermann e Fossati (fermati da infortunio). Questo il probabile undici titolare.

METEO – L’Ottobrata ha portato a Foggia l’ultimo scampolo di bella stagione. Al fischio d’inizio del match Foggia-Crotone sono attesi circa 23°C. La partita potrebbe essere leggermente disturbata dal vento che soffierà da Nord Ovest fino a 25km/h

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