L’allenatore del Bologna fra i candidati per la successione al tecnico che lascerà il club dopo aver fallito in Champions ed essere stato al centro di un presunto caso di razzismo. In lizza anche Gallardo e Mourinho

Alessandro Grandesso @agrandesso

Zidane, ma anche Motta. E al limite Gallardo e Mourinho. Questi i nomi per la panchina del Psg che verrà. Quel che è certo, secondo l’Equipe di oggi, è che il futuro allenatore sarà deciso a Doha. E che difficilmente rimarrà Galtier, che però si vede ancora a Parigi, la prossima stagione.

DELUSIONE PSG

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Nulla di così certo, in realtà, visto che il tecnico francese ha fallito l’obiettivo principale, la Champions League. L’idea era di portare la squadra almeno in semifinale, il Psg invece si è fermato come lo scorso anno agli ottavi. E non contro il Real Madrid che ha vinto poi il trofeo, bensì con il Bayern Monaco, eliminato ai quarti dal City. Sul conto, già salato, c’è da annotare anche l’eliminazione dalla coppa di Francia, sempre agli ottavi, e in più contro il Marsiglia. Oltre che le sette sconfitte complessive da gennaio, raccolte producendo un gioco mediocre.

ZIZOU

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Insomma, non sarà la supercoppa vinta a inizio stagione, o l’undicesimo scudetto, comunque un record in Francia, a evitare l’esonero anticipato, secondo i media francesi. Per l’Equipe, dunque, il principale obiettivo dell’emiro è Zidane. L’ex tecnico del Real Madrid, fermo dal 2021, ormai cerca attivamente un nuovo progetto ambizioso, dopo aver dovuto rinunciare alla nazionale francese, dove è stato confermato Deschamps. A Doha lavorano soprattutto su questo fronte e Zizou permetterebbe anche di far passare in secondo piano il flop stagionale, oltre che di indurre Mbappé a rinnovare oltre il 2024. A Zidane potrebbero essere concessi i pieni poteri.

THIAGO

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Ma sotto traccia, rimane il nome di Thiago Motta. L’attuale allenatore del Bologna, sotto contratto fino al 2024, era già entrato in lizza nel dicembre del 2020, quando al posto di Tuchel arrivò Pochettino. E anche la scorsa primavera, Motta incontrò due volte il d.s. Campos che però aveva già in mente di affidare il Psg al suo fedelissimo Galtier. E nonostante Motta fosse preferito dal presidente Al Khelaifi con cui ha un canale diretto sempre aperto. Da ex, l’italo-brasiliano arriverebbe in un club che conosce nei minimi dettagli, con i favori dei tifosi che ne rimpiangono ancora il ruolo di leader in campo e fuori. E al Psg, Motta ha iniziato la carriera di allenatore, con una brillante stagione alla guida dell’Under 19, dove sperimentò le sue idee di gioco moderno, offensivo e equilibrato con cui ha plasmato anche il nuovo Bologna.

REDINI

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Le dinamiche sportive dello scorso anno permisero a Campos di avere più autonomia nella scelta del tecnico grazie anche al ruolo cruciale giocato per il rinnovo di Mbappé. Il fallimento di Galtier, ma anche il rendimento insufficiente di molti innesti estivi hanno di fatto convinto la proprietà a riprendere in mano le redini. E così, Al Khelaifi è tornato in questi giorni in Qatar, e non solo per celebrare la fine del mese di ramadan. Nei palazzi dell’emiro si lavora per la prossima stagione, soppesando anche i nomi di Gallardo, un altro ex, e Mourinho. Il primo è svincolato. Il secondo non ha mai raccolto pareri unanimi. Il Psg comunque stasera gioca ad Angers, con Galtier in panchina.

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