Il direttore sportivo degli Spurs parla dell'addio del tecnico: "È stata una stagione difficile per lui". Mea culpa del coreano
"Abbiamo preso la decisione migliore per tutti". È Fabio Paratici a far sentire la voce del Tottenham sul divorzio da Antonio Conte. Lo fa due giorni dopo l’ufficializzazione della separazione consensuale che ha chiuso con 3 mesi di anticipo il regno di Conte, con un video messaggio diffuso sui canali social del club in cui Paratici chiede compattezza per affrontare il finale di stagione. Se il messaggio del direttore sportivo sul divorzio da Conte è asettico come era stato il comunicato del club, molto più sentito è il mea culpa che arriva dalla Corea del Sud da Son, uno dei giocatori più legati a Conte: "Mi sento responsabile per come è finita", ha detto l’attaccante.
CONTE E STELLINI
—"Sappiamo tutti quanto questa stagione sia stata difficile per Antonio a livello personale, con le morti di Gian Piero Ventrone e poi di Vialli e Mihajlovic e poi l’operazione che ha subito - dice Paratici -. Il club lo ha sempre supportato, mostrando unità e compattezza, ma poi siamo arrivati a questo accordo di separarci: penso sia stata la decisione migliore per tutti". Il direttore sportivo del Tottenham spiega anche la scelta di Stellini come traghettatore fino a fine stagione con Ryan Mason a fargli da numero due, la stessa coppia che ha rimpiazzato Conte nelle tre settimane tra febbraio e marzo in cui Antonio è stato in convalescenza: "Abbiamo tanta, tanta fiducia che questa coppia possa fare un grandissimo lavoro da qui alla fine - dice Paratici in inglese -. Cristian ha gestito la squadra quando Antonio è stato malato e ha fatto bene. Ha tanta esperienza come secondo e in passato è stato anche capo allenatore (all’Alessandria per 4 mesi nel 2017-18, ndr). Vicino avrà Mason che può aiutarlo tanto, perché è nel club da molto tempo e conosce tutto su come si fanno le cose qui e su questo gruppo di giocatori". Paratici spiega che la soluzione interna per la panchina è stata presa anche per non cambiare abitudini e stili di allenamento dei giocatori: "A 10 partite dalla fine sarebbe stato troppo difficile cambiare tutto".
VOLATA
—Paratici dedica il primo minuto del video al passaggio da Conte e Stellini e i tre successivi a fare un bilancio delle ultime due stagioni e a guardare avanti, chiedendo compattezza attorno al nuovo staff tecnico e ai giocatori dimenticandosi delle speculazioni su chi potrebbe sedere sulla panchina del Tottenham nella prossima stagione. "Dobbiamo tutti essere concentrati su questo finale di stagione, su come aiutare Cristian, lo staff e i giocatori - dice Paratici -. La Premier è sempre dura e abbiamo tante squadre preparate che sono in corsa con noi per il quarto posto, ma vogliamo giocarcela e siamo pronti a combattere fino alla fine per raggiungere i nostri obiettivi". La qualificazione in Champions, quel "grande risultato" ottenuto nella passata stagione, è quello che il Tottenham chiede a Stellini in questo finale di 2022-23. Anche per continuare su quel percorso di crescita che gli Spurs hanno cominciato: "Siamo sulla strada giusta - assicura Paratici -, ma ovviamente siamo concentrati sul migliorare in vista del finale di stagione e sul continuare a crescere anche nella prossima".
"RESPONSABILE"
—Dalla Corea del Sud intanto arriva il messaggio molto più sentito di Son. È un saluto a Conte, allenatore con cui aveva legato condividendo la stessa etica del lavoro, e un mea culpa per non essere riuscito a far andare le cose diversamente col suo rendimento in campo, visto che la crisi dell’attaccante (solo 6 gol in Premier finora contro i 23 della passata stagione) è tra le cause dei problemi del Tottenham. "Mi sento responsabile per il divorzio di Antonio Conte dal Tottenham - ha detto l’attaccante dopo aver guidato la sua nazionale in una partita contro l’Uruguay -. Mi dispiace molto per lui. È un allenatore straordinario, insieme abbiamo fatto un viaggio importante e lo ringrazio molto. Non so come si sentano gli altri giocatori, ma a me dispiace che se ne sia andato. So che avrei dovuto fare di più, ma non ci sono riuscito. Non sono riuscito ad aiutare la squadra e mi sento responsabile che se ne sia andato. Ha grande abilità ed esperienza come coach e sono sicuro avrà un successo enorme nel resto della sua carriera. Nel tornare al Tottenham, il mio obiettivo è finire la stagione alla grande coi miei compagni, per il nostro club".
© RIPRODUZIONE RISERVATA