Pedro González López, per tutti semplicemente Pedri. Giocate e pensieri da predestinato.

Il Barcellona vola a + 11 spinto da Pedri. Un predestinato: 20 anni compiuti durante il mondiale, ma giocate e personalità da veterano. Del resto sia il Barcellona che Luis Enrique gli hanno dato fiducia già quando era appena maggiorenne, dunque ci sta che il centrocampista sia considerato quasi un senatore. E in un'intervista a ICON ha raccontato qualcosa su di sè e sul torneo che si disputerà tra poco.

Il sogno mondiale

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A partire da un sogno: quello di ripercorrere la strada del suo grande idolo, Iniesta, che ha deciso i Mondiali 2010. "Il gol  mi ha fatto impazzire e mentirei se dicessi che non ho mai sperato di farlo anche io. Sono cose che se succedono va benissimo, ma sui cui è meglio non ossessionarsi. Il Mondiale ci ha insegnato che prima bisogna giocare la prima partita, poi la seconda e poi vedere dove saremo in grado di arrivare. Se arriveremo mai in finale e vinciamo, non mi importerà nulla chi avrà segnato il gol decisivo, perché impazzirei molto di più di quanto ho fatto con il gol di Andres".

Perdere? No, grazie...

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Del resto, Pedri ha un carattere molto particolare, che non accetta la sconfitta, nè in campo nè...altrove. "Non mi piace perdere, persino ai videogiochi. Quando gioco a FIFA non gioco mai con me stesso, perchè non sono bravo e mi dispero. Se proprio devo perdere, preferisco farlo con Messi o con Cristiano Ronaldo". Chissà dunque come si è sentito lo spagnolo quando il Real lo ha scartato... Se i Blancos non avessero preso un abbaglio, ora sarebbe al Bernabeu, ma forse per Pedri è andata meglio così. "La mia ambizione era quella di trovare la mia strada come calciatore professionista e sarebbe stato difficile rifiutare l'offerta di uno dei club più importanti della storia. Ma è andata come è andata e due anni dopo sono arrivato alla squadra dei miei sogni, quella della mia famiglia e del mio idolo, Iniesta. Lo dico da sempre, sono del Barça da quando sono un bambino". Ma a FIFA, meglio prendere un'altra squadra...

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