La bandiera del Barça: “In nazionale provai a salutare Casillas, ma lui non mi volle rivolgere la parola. Abbiamo dovuto fare delle sedute tra noi e quelli del Real per ristabilire i rapporti e tornare ad essere uniti nello spogliatoio per vincere”
La rivalità tra José Mourinho e Pep Guardiola ha incendiato la Liga tra il 2010 e il 2012, gli anni in cui erano alla guida di Real Madrid e Barcellona, raggiungendo livelli estremi. Addirittura al punto che il tecnico portoghese avrebbe provato a mettere contro i calciatori delle due squadre. Lo ha raccontato Gerard Piqué, bandiera dei blaugrana, in un’intervista rilasciata a Sky Bet: “Ricordo che la prima volta che Mourinho venne al Camp Nou, reduce dal Triplete con l’Inter, perse 5-0 e dovette affrontare la realtà. Fu un duro colpo. In conferenza stampa attaccava tutti i giorni e questo per Guardiola era troppo. Non era qualcosa che riguardava il calcio, all’epoca puntava a distruggere anche i rapporti tra i giocatori. Se andava da un calciatore a dirgli ‘Quella persona ti odia’, lui ci credeva. Io ad esempio in nazionale provai a salutare Casillas ma lui non mi volle rivolgere la parola. Abbiamo dovuto fare delle sedute tra noi del Barça e quelli del Real per ristabilire i rapporti e tornare ad essere uniti nello spogliatoio per vincere”.
Superlega
—Tra i vari temi affrontati, il difensore ha parlato anche della Superlega, ribadendo la sua contrarietà nonostante il Barcellona sia una delle società che spingono maggiormente per la creazione della competizione. “Qui in Spagna la faccenda ha preso una piega politica. La stampa è controllata da diverse persone che supportano la Superlega, a differenza del Regno Unito dove si sono detti contrari. Secondo me in questo modo si distrugge il calcio perché solo le grandi ne trarrebbero vantaggio. Non credo che il Real Madrid e il Barcellona si siano comportate bene in questa circostanza, anche se vado contro il mio club e capisco la loro posizione come quella della Juventus”, ha concluso Piqué.
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