La giocata è stata sempre parte del reportorio di CR7, finchè Sir Alex non gliel'ha tolta, con un po' di collaborazione da parte degli avversari. Come spiega Robert Pires, i primi scontri di CR7 con i Gunners sono stati di quelli poco...
Quando un giovanissimo Cristiano Ronaldo si è presentato a Manchester, sponda United, per lavorare con Sir Alex Ferguson, non è stato accolto benissimo. E c'entra poco che il ragazzino venisse praticamente dall'altra parte dell'Europa, da quell'isola per gli inglesi sperduta che si chiama Madeira. No, il problema era il suo stile di gioco. Gli anni nelle giovanili dello Sporting Lisbona gli aveva insegnato il dribbling e il gusto della giocata, che si è portato appresso anche in Premier. O almeno, finchè Sir Alex non gliel'ha tolto, con un po' di collaborazione da parte degli avversari. Come spiega Robert Pires, leggenda dell'Arsenal, i primi scontri di CR7 con i Gunners sono stati di quelli poco raccomandabili.
CALCI - Pires lo spiega a Record, ricordando la primissima impressione del giovane Ronaldo. "La prima cosa che ho pensato quando l'ho visto giocare è stata: 'Questo ragazzino è molto rapido'. Quando parte, non riesci a fermarlo. Aveva questa qualità e all'epoca era impressionante. Certo, prevedere che sarebbe arrivato al livello a cui à ora era difficile, ma è diventato una macchina da trofei. Ha vinto con il Manchester United, con il Real Madrid, con la nazionale...". In Inghilterra, però, il fenomeno lusitano ha avuto vita dura. "Le partite tra Arsenal e United erano molto sentite. Cristiano faceva parecchie finte e ai calciatori inglesi questo non piaceva, lo riempivano di calci. Non si può giocare così contro gli inglesi e soprattutto non lo si può fare ad Highbury, la casa dell'Arsenal. Quindi lo insultavano e lo prendevano a calci. All'inizo non è stata facile per lui, ha avuto un'esperienza complicata. Il calcio in Inghilterra è un qualcosa di totalmente diverso".
ADATTARSI - Ma nonostante questo, Cristiano ha imparato ad adattarsi e lo ha fatto benissimo, considerando che il suo primo Pallone d'Oro è arrivato proprio ai tempi in cui era un calciatore dello United. Merito di Ferguson, che lo ha lasciato crescere e sbagliare, ma forse anche dei tanti calcioni presi negli anni precedenti. "Ronaldo ha imparato sempre più rapidamente e si è trasformato in uno dei migliori calciatori della Premier League. E per me, quando si parla di Cristiano Ronaldo, quello che va sottolineato è la sua capacità di segnare gol. Lo fa alla perfezione, gioca per segnare e per vincere trofei. È una macchina". A cui per partire...è stata necessaria qualche botta!
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