Il Tribunale penale federale di Bellinzona non ha accolto le richieste della pubblica accusa che, lo scorso 15 giugno, aveva chiesto per entrambi un anno e otto mesi di reclusione

Michel Platini e l'ex presidente della Fifa, Sepp Blatter, sono stati assolti in Svizzera per le accuse di frode e altri reati che nel 2015 avevano minato l'ascesa dell'ex attaccante francese verso la guida della Federcalcio mondiale. Il tribunale federale di Bellinzona non ha accolto la ricostruzione del pubblico ministero che aveva chiesto per entrambi un anno e otto mesi con la condizionale e due anni di libertà vigilata. Blatter, 86 anni, e l'ex presidente dell'Uefa, il 66enne Platini, si erano sempre professati innocenti. Il primo era accusato di frode, appropriazione indebita di fondi Fifa e cattiva gestione, oltre a falsificazione di un documento. Il francese è stato accusato di frode, appropriazione indebita, contraffazione e complice della presunta cattiva gestione di Blatter.

l'accusa

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Per l'accusa non c'era alcuna base legale per il pagamento di 2 milioni di dollari versati nel 2011 a Platini, dichiarato come compenso per il lavoro di consulente Fifa 1998-2002 per il quale però era già stato retribuito. "Questo pagamento ha danneggiato i beni della Fifa e ha arricchito illegalmente Platini", sosteneva la procura elvetica. I due imputati sostengono che il pagamento era congruo e previsto da un accordo verbale.

banditi per anni

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L'indagine penale contro Blatter era iniziata nell'autunno 2015, dopo che aveva dichiarato, sulla scia delle perquisizioni della polizia e dell'arresto di funzionari della Fifa con l'accusa di corruzione, che si sarebbe dimesso dalla carica di presidente dell'organo di governo del calcio mondiale. Entrambi sono stati banditi per anni dal comitato etico della Fifa che ha posto fine alla loro carriera, con Platini che in precedenza avrebbe dovuto succedere a Blatter come numero uno della Fifa.

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