E’ arrivata l’attesa notizia del rinvio del 2° turno della fase a gironi dei playoff. Il Consiglio Direttivo della LegaPro, riunitosi stamani con urgenza, ha infatti deciso di spostare di una settimana la disputa di tutte le partite dell’intero turno (riportiamo il comunicato in coda all’articolo). Dunque Bari-Foggia, l’inaspettato derby che andrà a impreziosire, come una ciliegina sulla torta, una stagione già molto positiva per i colori rossoneri, si gi
ocherà Mercoledì 19 Maggio.Una decisione del tutto inevitabile dopo la notizia del focolaio di Covid-19 che aveva colpito la rosa della Virtus Verona, qualificatasi in extremis grazie ad una velenosa punizione di Danti all’ultimo secondo dell’ultima giornata contro il Modena. Il conseguente rinvio del playoff tra la terza squadra veronese e la Triestina (si dovrebbe recuperare domenica prossima, sperando ovviamente in pronte “negativizzazioni” dei giocatori veronesi colpiti) ha così, come già ampiamente atteso, determinato lo slittamento del calendario di tutti i successivi turni playoff : un cambio di data parso necessario, tenuto conto della serrata successione dei diversi turni, tutti concatenati tra loro. Dal terzo turno infatti comincia la “fase nazionale” in cui le squadre dei diversi gironi cominceranno a incrociarsi tra loro con accoppiamenti stabiliti in base alle posizioni in classifica.
Eppure a Bari, a quanto si legge su social e forum di tifosi, in diversi non sembrano averla presa bene. Anzi, sono già cominciate le lamentele. “Bel vantaggio per il Foggia che avrebbe giocato con soli due giorni di riposo. Grazie Ghirelli!”, commenta ad esempio la pagina fb “SSC Bari Fans”.
Nè si è fatto attendere l’intervento di Michele Salomone, firma storica del giornalismo barese e in particolare del gruppo Telenorba. Il giornalista levantino ha aggiunto la sua, cannoneggiando verbalmente il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. Un po’ contorto il ragionamento che Salomone affida a facebook: in poche parole, secondo lui il rinvio, finalizzato a consentire alla Virtus il sacrosanto diritto a giocare i playoff e che tiene conto del fatto che, a seconda di chi passa il turno, muteranno radicalmente gli accoppiamenti dei turni successivi, rappresenterebbe una “penalizzazione” per le squadre meglio classificate nella Regular Season, in quanto la filosofia dei playoff, sempre a suo dire, sarebbe anche quella di “avvantaggiarle garantendogli fra l’altro minori stress, cui invece devono (“DEVONO!” scrive un Salomone davvero implacabile! ndr) sottoporsi le squadre che terminano in posizione di classifica più bassa. Con la decisione odierna – continua il decano della tribuna stampa del San Nicola – le squadre che entrano in gioco nel secondo turno vedono svanire il vantaggio di affrontare un avversario presumibilmente stanco. (evidentemente Salomone sa anche che il Foggia è ritornato dalla lunga e massacrante trasferta catanese solo all’alba di stamani, dopo un’intera notte di viaggio) Quel vantaggio non si realizza più rinviando tutto di una settimana”. Non c’è che dire, una nuova lezione di sportività e competizione.
Che, però, non si cura minimamente dell’emergenza sanitaria che ha dettato tutte, ma proprio tutte le decisioni sullo svolgimento del campionato. Sommessamente ricordiamo che questo è il campionato che ha lasciato morto di Covid un allenatore, proprio nel nostro girone. Che bisognava fare, secondo Salomone? Giocare in ogni caso, come se nulla fosse, nonostante la complessa concatenazione che tiene strettamente interconnessi i turni playoff, pur di garantire al Bari quel “vantaggio” su un Foggia che avrebbe avuto a disposizione, se si fosse giocato mercoledì, praticamente una sola mezza giornata per recuperare dalla stanchezza di Catania? Non basta, per Michele Salomone, neppure l’enorme vantaggio che permane nel fatto di avere (il suo Bari) due risultati su tre a disposizione giocando in casa propria? Troppo poco, serve anche un Foggia stanco dopo un lungo viaggio e ancora con due assenze pesanti per Covid più altri ragazzi ancora alle prese coi postumi?
Conoscendo anche Auteri, è solo l’inizio.
Evidentemente, all’ombra della Basilica di San Nicola, l’inatteso derby coi satanelli, proverbialmente ostico per i colori biancorossi, comincia a fare paura.
La Redazione