Zero tiri in porta. Un punto a testa. Il Foggia Calcio e il Teramo dividono la posta in palio nel match dello Zaccheria. Novanta minuti più recupero privi di grandi emozioni e di contenuti tecnici rilevanti. La tattica e gli errori hanno prevalso sull’attacco e la precisione.
FORMAZIONE – Marchionni conferma buona parte della formazione che ha battuto sabato scorso la Casertana. Le uniche novità sono il rientro di Anelli in difesa, che si dà il cambio tra gli squalificati con Germinio e l’innesto di Garofalo in luogo di Vitali a centrocampo. D’Andrea è confermato nel ruolo di mezzala con Curcio alle spalle dell’unica punta Dell’Agnello.
PRIMO TEMPO – Nei primi cinque minuti di gioco il Foggia reclama, invano, per due cali di rigore. Il primo per una trattenuta in area, il secondo per un presunto fallo di mano. Passati i primi minuti si delineano gli schieramenti. Il Teramo sceglie un 4-5-1 che diventa facilmente un 4-3-3 in fas offensiva, anche grazie all’intercambiabilità e alle sovrapposizioni tra Mungo e Costa Ferreira sulla corsia di sinistra, dove il Foggia fatica a trovare le misure nei primi minuti. Gli abruzzesi gestiscono il pallone senza mai trovare spazi per il tiro, mentre il Foggia sembra voler partire rapido in contropiede, puntando sulla struttura fisica e il gioco aereo di Dell’Agnello. Ma non incide, anche perché il reparto offensivo fa enorme fatica a mantenere e gestire il pallone in fase offensiva. Ne viene fuori una partita molto tattica, con tanti errori e senza emozioni. Per più di trenta minuti non ci sono tiri in porta. La prima conclusione indirizzata verso la rete arriva al 36′ ed è del Teramo. Arrigoni chiude con il destro al volo una giocata offensiva partita dalla corsia sinistra, ma la palla si alza di qualche metro sulla traversa. Risponde il Foggia al 39′ con una conclusione dal limite dell’area di D’Andrea, su appoggio di Di Jenno, con la palla svirgolata e fuori misura. Al 41′ un pallone alzato a campanile da Anelli e respinto maldestramente di testa da Galeotafiore, manda Costa Ferreira al tiro al volo, ma senza la giusta precisione. Al 45′ una punizione dalla trequarti di Curcio, viene sfiorata da un difensore per poi sibilare di poco a lato del palo. Sarà questa l’azione più rilevante dei rossoneri
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con un tiro dalla lunga distanza del Teramo, con Santoro, ma ampiamente fuori misura. E successivamente, al 5’s.t. Arriva anche la prima conclusione a rete. Pinzauti di testa impegna Fumagalli alla parata, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al 17’s.t. Ancora il Teramo ci prova con una conclusione dal limite di Ilari, subentrato a Murgo (ammonito) ma il tiro è strozzato e la mira imperfetta. Il rresto della patita non riserva alcuna emozione se non falli, errori e tatticismi. Prima del fischio finale l’arbitro annulla per posizione di fuorigioco un gol di Ilari.
FOGGIA TERAMO
FOGGIA (3-5-1-1) – Fumagalli; Anelli, Gavazzi, Galeotafiore; Kalombo, Garofalo, Salvi (33′ Morrone), D’Andre, Di Jenno; Curcio (16’s.t. Vitale); Dell’Agnello (33′ Bade). A disp.: Jorio, Said, Agostinone, Del Prete, Moreschini, Iurato, Pompa, Cardamone, Turi. All. Marco Marchionni.
TERAMO (4-3-3) – Lewandowski; Vitturini, Soprano, Piacentini, Tentardini; Santoro, Arrigoni, Mungo (15′ s.t. Ilari); Bombagi (33′ s.t. Cappa), Pinzauti (28′ s.t. Gerbi), Costa Ferreira. A disp.: D’Egidio, Trasciani, Romanucci, Di Francesco, Viero, Lombardi. All. Massimo Paci
ARBITRO – Alessandro Di Graci di Como.
ASSISTENTI – Marco Leoncini di Lucca e Luca Testi di Livorno
IV UOMO – Gianluca Grasso di Ariano Irpino
AMMONITI – 8′ s.t. Mungo (T), 31′ s.t. Galeotafiore (F) e Bombagi (T), 46′ s.t. Morrone (F)
ESPULSI –
ANGOLI – 3-2
RECUPERO –
NOTE –