Kewin Komar, portiere del Puszcza Niepołomice, Serie A polacca, è stato picchiato dagli hooligans durante una festa a Wiśnicz Mały. Poco dopo è stato anche minacciato con il machete fuori da casa sua. Gli aggressori, gli del Wisła Cracovia.
Il portiere del Puszcza Niepołomice, Kewin Komar, è stato picchiato dai tifosi del Wisła Cracovia. I fatti durante durante un festival a Wiśnicz Mały. Le informazioni preliminari indicano un pollice rotto. La situazione è abbastanza grave da impedirgli di giocare le prossime partite.
Era una vendetta per la sconfitta estiva del Wisła Cracovia nello spareggio salvezza contro il Puszcza Niepołomice
Le fonti del club del Puszcza confermano tutto: "Conosceremo solo oggi la diagnosi esatta, perché oggi verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti. Lo studio di avvocati che ci rappresenta sta lavorando sulle vie legali".
Sabato il 20enne Kewin Komar ha giocato la partita tra Puszcza Niepołomice e ŁKS Łódź allo stadio di Cracovia (l'impianto di Puszcza non era omologato per le partite dell'Ekstraklasa, la massima serie polacca), e dopo la partita si è recato a Wiśnicz Mały, a 50 chilometri da Cracovia. Doveva andare a prendere lì la madre della sua ragazza e tornare a Bochnia, dove vive. Quel giorno a Wiśnicz Mały era in corso una festa antincendio organizzata dai vigili del fuoco volontari locali.
Un gruppo di ultras del Wisła Kraków era al festival, si tratta del gruppo "Młoda Ferajna", protagonista negli ultimi tempi di diverse azioni particolarmente brutali e aggressive. I tifosi del "Młoda Ferajna" hanno riconosciuto Kewin Komar sabato sera a Wiśnicz Mały. A giugno il portiere del Puszcza Niepołomice era stato fra i protagonisti del 4-1 con cui il Wisla era stato battuto nello spareggio salvezza che ha determinato la retrocessione in Seconda divisione del club di Cracovia.
Secondo i resoconti dei testimoni intervistati da WP SportoweFakty, sabato sera i giovani teppisti si sono avvicinati a Komar e hanno iniziato a minacciarlo. Alla fine gli ultras hanno cominciato a picchiare il portiere del Puszcza Niepołomice, gridando che era una vendetta per la partita persa degli spareggi. E' scattata una rincorsa nell'area del festival, tanto che alla fine gli stessi vigili del fuoco sono dovuti andare in soccorso del portiere. Kewin Komar direttamente da Wiśnicz Mały è andato al pronto soccorso dell'ospedale di Bochnia. Lì ha incontrato uno degli aggressori, Komar ha sentito che se avesse denunciato il pestaggio, gli aggressori lo avrebbero trovato perché sapevano dove viveva. Komar ha detto al medico di aver sbattuto la mano contro il muro. Ma quando il portiere è tornato nel suo appartamento a Bochnia, davanti a casa lo aspettavano diversi teppisti armati di machete. Poi il giocatore ha chiamato la polizia.
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