Neanche un anno dopo aver mandato via Luis Suarez, ora campione di Spagna con l'Atletico, in Catalogna cambiano idea e prendono Aguero, non esattamente un calciatore di primo pelo. Un'ironia della sorte che non sfugge a molti, compreso Gus Poyet.

Centravanti che vanno, centravanti che vengono. Il Barcellona neanche un anno fa ha dato il benservito a Luis Suarez, considerato ormai un esubero, troppo avanti con gli anni e con uno stipendio troppo pesante per le casse del club. Ora però, dopo che il Pistolero è stato fondamentale per portare la Liga al Wanda Metropolitano, in Catalogna cambiano idea e prendono Aguero, non esattamente un calciatore di primo pelo. Un'ironia della sorte che non sfugge a molti, compreso Gus Poyet. L'uruguaiano, per anni elemento di spicco del Chelsea pre-Abramovich, ha parlato a Esports COPE sia del suo connazionale che del Kun. E ha fatto capire chi dei due preferisce.

AGUERO - L'ormai ex Manchester City è certamente un calciatore di livello mondiale, ma ultimamente ha visto poco il campo e...troppo lo schermo. "Se Aguero la smette di stare seduto a giocare ai videogiochi, può essere un buon acquisto. Ultimamente l'ho visto più davanti al computer che a giocare al calcio e questo mi preoccupa. Gli auguro le migliori cose del mondo, ma per un calciatore stare troppo seduto fa male alle spalle, per quanto ergonomica possa essere la sedia. Se si arrabbia mi dispiace, ma sto cercando di aiutarlo, perchè parliamo di un giocatore incredibile e che ha una connessione personale che più aiutarlo a fare molto bene".

SUAREZ - Altro discorso per Suarez, che ha avuto la spinta giusta per dimostrarsi di nuovo decisivo dalla cacciata per mano di Koeman. A conti fatti, un grave ma comprensibile errore. "Se la dirigenza mi chiama per dirmi che devo cacciare un calciatore, io rispondo che devono farlo loro stessi. Anche se capisco che Koeman voleva arrivare al Barça, che era il suo obiettivo come allenatore, e che quindi sarebbe stato complicato dire di no alla dirigenza quando si era appena seduto in panchina. E se c'era qualcosa che poteva dare qualcosa di più a Suarez era andarsene così dal Barça e arrivare in una squadra come l'Atletico, che si è ritrovato tra le mani un Suarez con una grandissima voglia di dimostrare di essere ancora determinante. Lo ha detto il Cholo, ma lo sapevamo tutti. E l'Atletico aveva bisogno di un giocatore come lui, mancava un punto fisso, uno che voglia sempre dare tutto per fare quello che serve alla squadra". Insomma, il Pistolero pensa poco ai videogiochi e...si vede!

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