Il direttore di gara, molto popolare in Inghilterra, ha diretto sabato Fulham-West Ham e la decisione che ha scatenato tutto è stata l’espulsione di Soucek nel recupero: la polizia sta indagando sulle minacce ricevute
L’arbitro Mike Dean ha chiesto di non essere utilizzato nel prossimo giro di partite dopo aver ricevuto minacce di morte sui social. Dean ha diretto sabato scorso Fulham-West Ham e la decisione che ha scatenato la gogna sui social è stata l’espulsione di Soucek nel recupero. Il centrocampista del West Ham ha ricevuto il cartellino rosso dopo una gomitata rifilata a Mitrovic, episodio controverso perché neppure la Var è riuscita a decifrare bene se si trattasse di gesto volontario o casuale, affidando a Dean il compito di pronunciarsi, consultando il monitor. L’arbitro, dopo aver rivisto più volte le immagini a bordo campo, ha mostrato il cartellino rosso a Soucek. Il West Ham ha annunciato che inoltrerà reclamo per chiedere la cancellazione del provvedimento e evitare le tre giornate di squalifica, puntando sulla tesi dell’involontarietà.
La biografia
—Dean, 53 anni il 2 giugno, originario di Wirral, Nord-Ovest dell’Inghilterra, arbitra in Premier League dal 2000. La sua carriera è stata segnata da una serie di episodi. Il 5 aprile 2009 fu colpito da una monetina durante il derby gallese Cardiff-Swansea: al colpevole, 24 anni, fu vietato l’ingresso negli stadi per tre stagioni e notificata una multa di 200 sterline. Nel settembre 2015, i tifosi dell’Arsenal firmarono una petizione per chiedere che non fosse più designato in una gara dei Gunners dopo un derby con il Chelsea. Il 2 aprile mostrò il cartellino rosso all’attuale difensore interista Ashley Young, in Wolverhampton-Manchester United: fu l’espulsione numero 100 di Dean in Premier, primo arbitro della storia della Premier a raggiungere questa cifra. Dean ha diretto in Inghilterra – con l’esclusione dei campionati inferiori – e in campo internazionale ben 681 gare, 525 solo in Premier. È un personaggio tra i più popolari del mondo dei fischietti. Stavolta è però finito in una brutta storia. I social lo hanno massacrato nelle ultime 48 ore e sulle minacce di morte sta ora indagando la polizia.
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