2 FEBBRAIO, 2021Il presidente della LND è intervenuto a Radio Punto Nuovo parlando di FIGC, Dilettanti e del suo programma
Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia è intervenuto in diretta a Radio Punto Nuovo ed ha parlato delle prossime elezioni federali, di dilettanti e del consiglio di venerdì. Queste le sue parole: “Il mio unico obiettivo è dare risposte e mantenere gli impegni presi. Per la LND, su 23 assemblee ho avuto 21 indicazioni e 2 astensioni. Concorrere alla carica di presidente federale in un momento così complicato è un grandissimo risultato”. Il presidente passa poi a parlare dell’esistenza di un patto di successione alla FIGC: “Il patto c’era ed era firmato dal presidente della LND, della Lega Pro, dell’Associazione Allenatori e dell’Aia, coloro che rappresentano il 73% della FIGC. Non so se sono venuti meno al patto”.
Passando al suo programma, il presidente Sibilia aggiunge: “Voglio sottolineare la possibilità di parlare sulle 100 società professionistiche: non permettono di far viaggiare il sistema in tranquillità. Poi bisogna parlare di giustizia sportiva, di impianti, da questo punto di vista siamo davvero svantaggiati, anche in vista del match degli Europei all’Olimpico. Ognuno deve dare il suo contributo. Quest’anno, con l’emergenza Covid, abbiamo ragionato come sistema e quando si parla di risultati si mette in secondo piano la collaborazione istituzionale. Bisogna parlare di quanto portato avanti dalla LND, che conta circa 400 dipendenti e 2000 collaboratori. Abbiamo la responsabilità di sostenere 2400 famiglie e abbiamo bisogno della vicinanza delle istituzioni. Il Ministro ha parlato di contributi, ma non li hanno messi per quanto i riguarda i collaboratori”.
Quindi il pensiero è rivolto al Consiglio Direttivo della LND di venerdì, che risposte importanti dovrà dare per il futuro del movimento: “Abbiamo un Consiglio per capire se potrà ripartire l’Eccellenza. Purtroppo i giovani sono stati penalizzati e le risoluzioni dei problemi sono vincolate alla curva dei contagi. Dopo il 5 marzo potremo riprendere gli allenamenti e dopo due settimane capire se ripartire. Tamponi obbligatori? Hanno costi importanti che una piccola società non si può permettere. Se sono deluso da qualcuno? Se avessi firmato un impegno ed avessi pensato di modificare, avrei chiamato i firmatari e stabilito nuove riflessioni: questo non c’è stato. Ne sono ovviamente deluso, soprattutto quando Ulivieri dice che è una scrittura privata: non è così quando si decide di tutto il circondario, ognuno ha dato un contributo ricevendo poi l’elezione e chiudendo la stagione del commissariamento del CONI”.
G.I.