Il Barcellona, con ogni probabilità senza Messi, si giocherà la finale di Supercoppa affidandosi ai leader… rimasti. Sugli scudi, contro la Real Sociedad, Riqui Puig e Ter Stegen, protagonisti dal dischetto, dove, però, è mancato un protagonista. Antoine Griezmann. E non è nemmeno la prima volta.
PESO – Il francese, recentemente, ha un rapporto piuttosto complicato con la trasformazione dagli undici metri. Specialmente se il pallone scotta. Uno studio di AS sostiene una tesi che inizia a serpeggiare anche fra i tifosi del Barcellona. L’attaccante francese ha avuto l’opportunità di chiudere i giochi della semifinale, ma il suo tiro è andato alle stelle. Un errore che non rappresenta un evento isolato nella carriera di Griezmann.
ERRORI- I calci di rigore sono, o dovrebbero essere, per gli specialisti, una formalità. Non lo è per il francese che ha calciato 27 rigori in tutta la sua carriera e ne ha sbagliati 10. Um margine di errore piuttosto ampio: 37,03%. Uno dei momenti decisivi della sua carriera è la finale del 2016 di Champions quando l’allora calciatore dell’Atletico calcia contro la traversa il pallone del possibile 1-1, arrivato poi con Carrasco. A conti fatti, un rigore che avrebbe potuto cambiare la storia. La stagione successiva, Griezmann si è ritrovato di nuovo nella stessa posizione: Champions League e calci di rigore. Questa volta la sfida è contro il Bayern, era nella fase a gironi. Di fronte, uno dei migliori portieri del mondo, Neuer. Sbagliato.
ECCEZIONE – Unica eccezione, i mondiali del 2018. In quella occasione, con la sua nazionale, Griezmann è stato infallibile. Tre rigori calciati, altrettante realizzazioni. Ovvero quello che si aspettano i tifosi del Barcellona. Un calciatore decisivo nei momenti chiave. Sinora, però, l’esperienza in Russia resta un unicum. Per adesso, a Barcellona, l’attaccante continua a fare a pugni con le statistiche. Scampato il pericolo, Griezmann ha la possibilità di riscattarsi in finale e regalare un trofeo da protagonista ai catalani. Resta da capire se ci riuscirà senza… aiuti. Nella Francia ha Mbappé, a Barcellona Messi: adesso, senza paracadute il Piccolo Diavolo deve uscire dal ruolo di spalla e calarsi in quella del leader.