Non solo la Curva, ma tutto il Parco dei Principi ha intonato cori omofobi durante Le Classique. E a fine partita tre giocatori hanno insultato i marsigliesi

Dal nostro corrispondente Alessandro Grandesso @ agrandesso

E poi ad un certo punto tutti in piedi a cantare insulti omofobi. È successo anche questo domenica sera al Parco dei Principi, per accompagnare quella che poteva essere una splendida vittoria del Psg sul Marsiglia, macchiata dall'idiozia collettiva che ha contagiato ogni settore dello stadio parigino per una buona mezzora. Cori che sono stati denunciati dal governo, dalla Lega, dallo stesso Psg nonostante a fine partite Kurzawa, Kolo-Muani e Hakimi abbiano ben pensato di continuare a insultare i marsigliesi, anche se non in termini omofobi.

cori

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Tutto è iniziato a partire dal 3-0 arrivato al 2' del secondo tempo. Un gol di Ramos che ha di fatto seppellito ogni velleità di rimonta del Marsiglia, mandando in visibilio gli ultrà. Così dalla curva Auteuil è iniziata la cantilena anti-marsigliese con pesanti insulti ai rivali bollati in particolare come “fr...”. Un coro a massimo volume, ripetuto per decine di volte che pian piano è stato ripreso dal resto dello stadio, da una curva all'altra, ma anche dalle tribune centrali. A fine partita il secondo atto. I giocatori parigini sono andati a festeggiare la vittoria per 4-0 sotto la curva. Il 17enne Zaire-Emery ha preso il megafono per intonare cori celebrativi, ma tra una rima e l'altra, Kurzawa, Kolo-Muani e Hakimi sono stati ripresi mentre urlavano “marsigliesi figli di p...”.

condanna

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L'episodio non poteva passare inosservato. Ieri, Olivier Klein, delegato interministeriale per la lotta contro razzismo, antisemitismo e anti-Lgbt, si è detto scioccato. La ministra dello sport, Amelie Oudea-Castera, ha invocato fermezza da parte delle istituzioni calcistiche, invitando il Psg a denunciare l'accaduto e a identificare gli autori per portarli davanti a un giudice. Domenica allo stadio, a cantare all'unisono quei cori, c'erano però 48mila persone. In ogni caso il club dell'emiro del Qatar ha condannato ogni forma di discriminazione. Anche se l'arbitro dell'incontro non ha scritto nulla al riguardo sul referto, la Lega potrebbe aprire un'indagine e poi focalizzarsi sugli insulti dei tre giocatori parigini che rischiano una squalifica e una multa.

precedenti

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Nel 2019, l'allora ministra dello Sport Roxana Maracineau si era detta favorevole a sospendere le partite in caso di insulti omofobi da parte delle tifoserie. Due gare furono sospese, a Nancy e a Nizza, ma poi intervenne l'allora presidente federale Noel Le Graet: “L'omofobia è un problema nazionale non del calcio, basta con le sospensioni”. E così il dibattito è rimasto in sospeso, fino a domenica scorsa.

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